La città di Castellammare di Stabia aderisce al masterplan proposto dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa per individuare soluzioni per l’inquinamento del fiume Sarno
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’Amministrazione di Castellammare di Stabia aderisce al masterplan per individuare soluzioni per l’inquinamento del fiume Sarno.
“Un masterplan per individuare soluzioni condivise contro il disastro ambientale causato dall’inquinamento del fiume Sarno. Abbiamo aderito all’iniziativa proposta dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha fatto pervenire ai 42 Comuni attraversati dal fiume un questionario da compilare con tutti i dati territoriali”. Così Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia.
“Proseguire nel percorso avviato per la definizione di una piattaforma per programmare azioni a breve, medio e lungo termine è fondamentale per affrontare un problema i cui effetti sono devastanti per i nostri territori. – prosegue Cimmino – Sin dallo scorso mese di novembre, quando una montagna di plastica, trascinata dalla corrente del fiume, ha rischiato di riversarsi in mare, sto portando avanti una battaglia per fronteggiare un’emergenza purtroppo ancora attuale.
Castellammare non è lo sversatoio di nessuno. L’ho già detto più volte, ho presentato esposti in Procura e ribadisco questo concetto, perché tutte le parti in causa si assumano la responsabilità dinanzi ad un problema che riguarda un territorio vastissimo e che coinvolge maggiormente la nostra città, che si trova in prossimità della foce”.
“Ignorare il problema significa essere incoscienti. – sostiene Gianpaolo Scafarto, assessore all’Ambiente – Ogni Comune ha il dovere di monitorare e di farsi carico di tutti gli scarichi abusivi ancora, purtroppo, presenti lungo il corso del fiume. Il mare è una risorsa preziosa e va tutelato da macroinquinanti e agenti chimici che confluiscono al suo interno. Occorrono interventi mirati di sensibilizzazione per i cittadini e di repressione verso chi ancora oggi si ostina a sversare liquami e rifiuti nel fiume Sarno.
È l’uomo ad inquinare la natura e questa presa di coscienza è fondamentale per capire che un problema generato dall’uomo può essere risolto esclusivamente dalla volontà dell’uomo. Non si può pensare che l’ecosistema, da solo, sia capace di difendersi dall’inquinamento generato da chi sversa illecitamente nel fiume”.
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