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Castellammare di Stabia

Casi Tonelli e Maksimovic? Sarri non vuole fare esperimenti

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Lo riporta Il Roma

Lo guarda compiaciuto, il suo Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il presidente, che ha sempre avuto l’intenzione di riscrivere la storia della società, ha ottenuto un altro traguardo importante. Mai, infatti, gli azzurri erano arrivati primi in un girone di Champions League. La squadra, inoltre, è come l’ha sempre voluta. Niente star internazionale, ma soltanto ottimi giocatori sapientemente gestiti da un allenatore-educatore di calcio.

Una rosa di calciatori esperti, in cui si collocano man mano tante giovani promesse. De Laurentiis ha voluto fondare su di loro il nuovo corso del Napoli, il primo anno dopo Higuain. Una scelta, questa, che può pagare dividendi in futuro, tra chi s’innamora della città e resta o chi decide di andare altrove, portando entrate importanti alle casse societarie. Per i prossimi anni, il presidente è assicurato.

A sostituire il Pipita, è arrivato dall’Ajax Arkadiusz Milik. Ventidue anni e non sentirli, per l’attaccante polacco, che subito ha conquistato i napoletani con i gol e quel temperamento mite. L’infortunio lo terrà fuori fino a metà febbraio, ma al suo rientro potrà riprendere il suo posto nel tridente di Maurizio Sarri. E’ il centrocampo, tuttavia, il reparto più promettente in questo senso.

Amadou Diawara, a soli 19 anni, ha saputo imporsi nelle gerarchie del tecnico, scalzando Jorginho. L’italo-brasiliano pareva tra gli inamovibili nell’undici titolare, per la sua regia essenziale ma rapida. All’ex Bologna è bastato qualche mese per allinearsi con i dettami dell’allenatore e salire di grado. Da smussare ancora qualche lato del carattere, che spesso lo porta a cercare impulsivamente giocate rischiose, ma il tempo è sicuramente dalla parte del Napoli.

La maturità in campo, invece, è proprio uno degli aspetti più sorprendenti di Piotr Zielinski. Con già due stagioni di Serie A, tra Empoli e Udinese, il polacco è stato il primo tra i nuovi arrivi a centrocampo a guadagnare la fiducia dell’allenatore. Intelligente in campo, dotato anche di un buon tiro dalla distanza, permette a Sarri di variare la chiave tattica della gara a seconda dell’avversario che ha di fronte.

Ancora tutto da scoprire è il potenziale di Marko Rog. Il centrocampista croato ha trovato contro l’Inter e il Benfica i primi minuti della sua stagione, che fino a quel momento era stata indecifrabile. Se l’adattamento si concretizzerà in breve tempo, presto il tecnico potrà affidarsi totalmente anche a lui, mediano con l’attitudine al gol.

In difesa, invece, esperimenti ne vuol fare pochi, l’allenatore. Gli acquisti sono stati Tonelli e Maksimovic, due giocatori che vivono il campionato italiano da diverse stagioni e che hanno superato i 25 anni. Entrambi, peraltro, non sembrano avere la massima considerazione da parte di Sarri.


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