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Caserta, truffe delle mozzarelle: 5 veterinari tra i 12 indagati

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aserta,  cinque medici veterinari dell’Asl di Caserta sono indagati per truffa, falso ideologico e violazioni penali della normativa concernente i controlli sanitari. Sono stati sequestrati, nel corso delle indagini,  due allevamenti bufalini, uni a Gioia Sannitica dove sono presenti 2.500 capi, l’altro a Vairano Patenora.

L’accusa è la seguente: i medici avrebbero prelevato campioni di sangue dai capi bufalini dei due allevamenti per effettuare in laboratori privati o nei propri uffici analisi «preventive», realizzate prima di quelle ufficiali previste dalla profilassi di Stato. Tutto questo è stato fatto con lo scopo di scoprire se alcuni capi fossero colpiti da brucellosi, in modo tale da macellarli prima, per evitare le analisi ufficiali dell’Asl, che avrebbero portato l’allevamento a finire tra quelli in quarantena.

La procura, attraverso le analisi ha appurato che almeno due capi erano affetti dalla malattia, ma gli allevatori, con la complicità dei veterinari, avevano nascosto il tutto. Se gli allevamenti avessero avuto il marchio di allevamento indenne, avrebbero potuto continuare a vendere il latte ai caseifici, per la produzione della mozzarella dop e degli altri derivati, allo stesso prezzo dei colleghi i cui allevamenti erano effettivamente sani e «indenni» dalla brucellosi.

Inoltre è stato scoperto anche un laboratorio di analisi di Piedimonte Matese, dove erano stati inviati i campioni ematici prelevati dai capi dell’allevamento di Vairano, all’interno del quale è stato trovato un kit per diagnosticare la brucellosi, il cui acquisto e utilizzo è vietato in Italia.


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