26 milioni di cartelle esattoriali saranno inviate entro il 2023. Sette milioni sono già state recapitate, le altre sono in parte già in viaggio. Erano state sospese per il periodo della pandemia.
A renderlo noto è stata la sottosegretaria al ministero dell’Economia, Maria Cecilia Guerra (un’economista e senatrice del Pd, sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel governo Monti e, viceministro del medesimo dicastero con delega per le Pari opportunità nel governo Letta) in risposta a un’interrogazione n. 3-03344 in Commissione Finanze al Senato presentata da Fratelli d’Italia (firmatari Nicola Calandrini e Andrea De Bertoldi).
L’interrogazione chiedeva conto del modus operandi ritenuto “molto aggressivo” dell’agente della riscossione con l’invio degli atti di intimazione e con risposta “nel termine strettissimo di 5 giorni”, a cui fa seguito la “conseguente attivazione delle procedure esecutive e cautelari”.
Cartelle esattoriali: 26 milioni in arrivo
Nel riscontro letto dalla sottosegretaria Guerra si è giustificato che l’invio delle cartelle esattoriali è stato dovuto alla necessità di interrompere i termini di prescrizione sicché a decorrere dallo scorso 1° settembre 2021, l’Agenzia delle entrate-Riscossione ha riavviato le attività di notifica relative ai carichi che le sono stati affidati dai vari enti pubblici e di riscossione già scaduti prima dell’inizio dell’emergenza pandemica.
In particolare tra gennaio e maggio di quest’anno sono circa 26 milioni gli avvisi di intimazione tra quelli notificati e altri prossimi ad esserlo o partire.
Nell’ambito di questa attività, l’Agenzia delle Entrate Riscossione si è mossa in modo graduale ma soprattutto con l’obiettivo precipuo di:
“di effettuare entro i termini le notifiche necessarie ad evitare la decadenza e la prescrizione dei carichi affidati dagli enti creditori negli anni precedenti alla sospensione emergenziale e non ancora saldati dai debitori e di dare corso – sempre nelle scadenze stabilite dal legislatore – alle azioni cautelari ed esecutive sui beni dei debitori morosi”.
Inoltre la sottosegretaria al MEF ha evidenziato numeri davvero pesanti:
durante periodo di sospensione dovuto alla pandemia e fino a tutto il 31 dicembre 2021 si sono accumulate circa 26 milioni di cartelle esattoriali;
di queste circa 13 milioni sono state già prodotte e avviate alla notifica;
di queste, circa 7 milioni sono già state notificate, mentre per altre sei milioni l’iter di notifica è in corso di perfezionamento.
Per gli ulteriori 13 milioni di cartelle, l’attuale piano di graduale smaltimento prevede la produzione e l’invio alla notifica entro l’inizio del 2023, unitamente alle cartelle relative ai carichi che gli enti creditori hanno già affidato o affideranno all’Agenzia delle entrate-Riscossione nel corso dell’anno 2022.
Sull’altro quesito posto dagli interroganti relativa alla possibilità di attivare una rottamazione quater con eliminazione di sanzioni e interessi per gli anni 2018, 2019 e 2020, la sottosegretaria Guerra ha affermato che si tratta di una “valutazione rimessa alla sovranità del Parlamento”.
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