b>La carne, dopo qualche giorno dalla macellazione, non potrebbe mantenere il suo colore tipico se non venisse ” ringiovanita ” con particolari additivi chimici che ne contrastano e mascherano il normale processo di ossidazione.
Qualsiasi alimento che viene posto in vendita deve avere necessariamente un bell’aspetto, quando si tratta di carne, e’ molto importante che non abbia un colore scuro, ma rosso vivo, come se l’animale fosse stato macellato qualche ora prima. Se la carne fosse stata conservata in condizioni ottimali in frigo il suo colore non avrebbe subito per alcuni giorni alcun mutamento.
Alcuni macellai di Messina, sono stati denunciati dai NAS di Catania per frode alimentare e attentato alla pubblica salute, i carabinieri hanno trovato ingenti quantita’ di carni trattate con solfiti e i nitrati.
Questi additivi non sono dei semplici coloranti, entrambi sono a base di anidride solforosa, composti chimici abbastanza nocivi per la nostra salute.
Nei soggetti particolarmente sensibili , solfiti e nitrati possono arrecare seri danni al nostro organismo, come asma, difficolta’ respiratoria, fiato corto e tosse; in taluni casi possono portare alla morte cerebrale come e’ capitato a Sara Di Natale, una ragazza palermitana di 22 anni (Aprile 2014), che dopo aver ingerito una polpetta di carne ad alta concentrazione di solfiti e nitriti, in seguito ad uno shock anafilattico e’ entrata in coma ed e’ rimasta in uno stato vegetativo permanente da cui non si e’ piu’ svegliata.
Nota: Al macellaio che aveva “trattato” la carne, sono stati inflitti in primo grado 6 anni di reclusione, in secondo grado sono stati portati a 4, ora si aspetta l’ultimo verdetto, quello della Cassazione che mettera’ fine a questo processo.
In tutto questo periodo il macellaio non ha scontato nessun giorno di carcere, ne’ lo scontera’, al massimo paghera’ un risarcimento che non potra’ mai lenire il dolore dei genitori della ragazza.
In questi giorni sono state passate al setaccio dai Nas di Catania numerose macellerie della nostra Citta’, prima ne erano state controllate altre in tutta la Sicilia. A Messina 6 su 10 non sono state trovate in regola, avevano in vendita carni ringiovanite con solfiti e nitrati.
Fatto ancora piu’ inquietante e’ stato quello di avere scoperto che un gestore di un deposito all’ingrosso, riforniva ai 6 macellai (denunciati alla Magistratura), la carne gia’ completa di additivi chimici, cio’ sta a significare che la contraffazione avveniva sin dal momento dello stoccaggio.
In tutta questa vicenda pagheranno dal punto di vista monetario anche tanti macellai onesti, la gente nel dubbio preferira’ comprare altri cibi meno pericolosi per la salute. C’e’ da chiedersi, visti tutti gli scandali di cui abbiamo preso visione in questi anni, quanti altri ve ne sono?
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