C
hi credeva che Jannik Sinner sarebbe stato visto a lungo come il tennista che più di tutti avrebbe potuto bruciare le tappe, si è dovuto facilmente ricredere con l’avvento di Carlos Alcaraz che attualmente rappresenta la principale promessa del tennis internazionale.
Oggi il giovane spagnolo occupa il 6° posto nel ranking ATP, ad appena 19 anni. Nato nel 2003 a El Palmar, Alcaraz è finito ben presto sotto l’ala protettiva di Juan Carlos Ferrero, che in passato ha dominato il ranking e non ha tardato a intravedere nuovi talenti cristallini. Anche il papà di Alcaraz aveva giocato a tennis da giovane, per poi intraprendere la carriera di direttore sportivo.
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I primi punti ATP di Alcaraz
I primi punti ATP di Carlos sono arrivati quando il ragazzo aveva ancora 14 anni, segno che il fenomeno era sul punto di esplodere. Oggi i paragoni con Rafa Nadal si sprecano, anche perché le analogie tra le due carriere sono già tantissime.
Lo stesso Alcaraz non sembra soffrire il dualismo con il celebre connazionale. Anzi, lo vede come stimolo per fare sempre meglio, nonostante già in tenera età abbia ottenuto risultati strabilianti, che molti colleghi non riescono a raggiungere nel corso di più decenni.
La prima vittoria di prestigio di Alcaraz
L’attenzione mediatica nei confronti di Carlos è scoppiata quando a cadere di fronte alla sua racchetta è stato nientepopodimeno che Stefanos Tsitsipas, agli US Open del 2021.
Per la prima volta Alcaraz aveva battuto uno dei top 10 del ranking, per poi ripetersi anche nel 2022, in occasione del Miami Open e dell’ATP 500 di Barcellona.
Nel Masters 1000 di Madrid, poi, l’apoteosi. Ai quarti di finale Alcaraz è riuscito a sconfiggere a sorpresa il gigante Nadal, a dispetto di un infortunio a una caviglia occorso nel secondo set. In semifinale Carlos ha superato addirittura il n° 1 del ranking, vale a dire il solito Novak Djokovic. A quel punto, vincere il torneo strapazzando Alexander Zverev era d’obbligo. Proprio dopo la competizione madrilena, Alcaraz si è ritrovato alla più alta posizione mai raggiunta nella classifica mondiale. A meno di 20 anni il ragazzo ha già dimostrato di poter battere i più forti tennisti della storia.
Questi successi gli hanno consentito di conquistare già alcuni primati. Si tratta di record legati ovviamente alla sua età: a 19 anni Carlos Alcaraz è diventato il più giovane giocatore dai tempi del Nadal del 2005 a vincere cinque tornei dell’ATP Tour, nonché il più giovane a battere il nr. 1 del ranking in carica. È inoltre il più giovane di sempre ad aver vinto un torneo ATP, ad aver superato gli ottavi di finale in uno Slam e ad aver vinto a Miami.
E pensare che nemmeno 12 mesi fa bisognava spulciare oltre i primi 100 nomi del ranking per trovare il nome dello spagnolo, la cui precocità sembra non avere precedenti nella storia del tennis.
I numeri sembrano comunque fin troppo asettici per comunicare l’alone di magnificenza che sta contraddistinguendo lo spagnolo, che è contemporaneamente astro nascente e top player. Solo 6 mesi fa Carlos figurava alle Next Gen ATP Finals, un torneo dedicato ai migliori tennisti under 21.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che da lì a breve alcuni dei più grandi giocatori della storia contemporanea sarebbero stati battuti da lui nel giro di pochissimi giorni.
La speranza di Carlos era quella di finire tra i primi 15 tennisti in circolazione entro la fine del 2022. Adesso che le aspettative sono state ampiamente superate, l’obiettivo principale non può che essere la vittoria di uno dei Major.
Qualche anno fa l’ex tennista Diego Nargiso aveva dichiarato che secondo lui il tennis italiano non era in crisi e le imprese di Berrettini e Sinner gli hanno dato ragione. Proprio quando gli azzurri sembravano poter vivere qualche annata particolarmente fruttifera, però, ecco spuntare fuori dal nulla un ragazzino che ha tutte le carte in regola per diventare senza troppi patemi il nuovo n° 1 al mondo.
Fonte foto in copertina: si.robi, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
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