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Castellammare di Stabia

Carlo Copani : Pancaro ha pagato come alla Juve Stabia

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Carlo Copani interviene nella trasmissione di ViViRadio-Web e si esprime sul Catania e su Pancaro
Carlo Copani su Pancaro durante la trasmissione di ViViRadio-Web “Il Pungiglione Stabiese”

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i avviciniamo al match tra Catania e Juve Stabia, in programma domenica, e quindi ne abbiamo parlato con il collega catanese Carlo Copani, giornalista che segue la squadra etnea e che è intervenuto nel corso della trasmissione radio di Vivicentro (ViViRadio-WEB) il “Pungiglione Stabiese”.

A lui abbiamo chiesto:

Rispetto alla gara d’andata la situazione è decisamente cambiata; il Catania, pur se appesantito dalla penalizzazione, era in risalita mentre la Juve Stabia aveva appena cambiato allenatore:

Carlo Copani: Sì, rispetto all’andata il Catania è una squadra profondamente diversa. Attualmente gli etnei non segnano da 505 minuti e non vincono da sei turni di campionato, dei dati non consoni ad una squadra importante come quella rossoazzurri. Quello in corso è il periodo più difficile degli ultimi 10-15 anni di calcio a Catania. Quello che più stupisce è la sensazione di impotenza che si respira in città; il cambio in panchina, con Moriero al posto di Pancaro, non ha ancora sortito effetti positivi né è riuscito a soddisfare i tifosi, che sono a dir poco adirati e pessimisti.

L’avvicendamento Pancaro – Moriero era nell’aria già da varie settimane:

Carlo Copani: Personalmente erano mesi che affermavo che l’esperienza di Pancaro in Sicilia era giunta al capolinea. L’ex allenatore è stato molto bravo ad inizio stagione, nel compattare il gruppo dopo la penalizzazione, ma poi ha mostrato molte lacune. Mi riferisco soprattutto a scelte tecniche incomprensibili, una su tutte quella del portiere, e all’ostinazione nella scelta del modulo, il 4-3-3, inadatto alla rosa a sua disposizione. Da quello che mi dite voi colleghi di Castellammare, Pancaro ha replicato gli stessi errori fatti alla Juve Stabia. Anche alle Vespe Pancaro partì benissimo e poi, intestardendosi sul suo 4-3-3, ha rovinato tutto il bel lavoro del girone d’andata. A ciò si aggiungano i rapporti ormai deteriorati con la stampa ed i tifosi, senza mai una ammissione di responsabilità sua o della squadra.

La piazza catanese sembra essere stufa anche del Direttore Generale, Giuseppe Bonanno:

Carlo Copani: Il problema non è Bonanno, ma il fatto che, anche se con nomi e persone diverse dal passato, il Catania Calcio è ancora nelle mani di Pulvirenti, patron che con le sue malefatte ha distrutto la società rossoazzurri. I tifosi non accettano questo, il fatto che alla guida ci sia ancora colui che ha affossato con le sue azioni il Catania. Si era parlato di una cordata sudamericana interessata a rilevare la Società, ma poi non se n’è fatto più niente. La gestione di tutta la società, sotto tanti aspetti, lascia molto a desiderare.

Il mercato di gennaio ha rivoluzionato la squadra:

Carlo Copani: Sì, è andato via Scarsella che era uno dei leader della squadra. Credo che, per la partenza del giocatore, siano state decisive le frizioni proprio con Pancaro, che forse non lo teneva in considerazione come il giocatore, invece, sperava. Moriero ora sta impostando le proprie idee; è stato abbandonato il 4-3-3 per fare posto al 4-2-3-1. Proprio in relazione a questo modulo assume importanza l’utilizzo di Bombagi, che voi conoscete bene e paradossalmente poco usato da Pancaro che lo aveva voluto a Catania; anche contro le Vespe Bombagi dovrebbe essere schierato dal primo minuto nel ruolo di rifinitore alle spalle dell’intoccabile Calil.

Il pubblico sta centellinando il proprio sostegno alla squadra:

Carlo Copani: Sì, addirittura nelle ultime settimane persino molti abbonati hanno preferito non venire allo stadio. Non so che cornice di pubblico ci sarà al “Massimino” per la gara contro la Juve Stabia. La tifoseria sembra quasi divisa in due tra chi si è stancato di sostenere la squadra e segue ormai il Catania da casa, e chi, invece, non ha abbandonato i rossoazzurri. Proprio in virtù di questa confusione, non so davvero quanti tifosi verranno a sostenere la squadra e questa situazione non fa che rendere ancora più difficile un match contro una squadra forte ed in salute come la Juve Stabia.

Raffaele Izzo

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