L’oncologo Francesco Cognetti si associa all’allarme sulla carenza di finanziamenti nel sistema sanitario italiano che evidenzia un deficit di oltre 5 miliardi di euro.Questa situazione non solo mina la qualità delle cure, ma ha anche un impatto diretto sull’attrattiva per i professionisti medici.
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l finanziamento della sanità italiana si trova al centro di un dibattito acceso, con cifre e prospettive che variano notevolmente.
Nonostante le affermazioni della leader politica Giorgia Meloni riguardo agli investimenti record nel settore, una visione più approfondita rivela una realtà diversa.L’oncologo di fama internazionale Francesco Cognetti ha recentemente evidenziato che nel cuore del sistema sanitario, mancano risorse significative, stimando un deficit di 5,4 miliardi di euro.
Questa carenza di finanziamenti ha conseguenze dirette sulla qualità delle cure, con oltre la metà delle Regioni italiane che non riescono a garantire neanche i servizi essenziali.Tale situazione ha anche un impatto sull’attrattiva per i medici, che si trovano a operare in contesti sempre più difficili.
Le affermazioni di Meloni sono state contestate non solo da 14 scienziati, ma anche da 75 società medico-scientifiche, che sottolineano il deterioramento del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) a causa della cronica carenza di finanziamenti.Questa realtà è ulteriormente confermata dalle stesse cifre ufficiali del Ministero dell’Economia, come riportato nel Documento di Economia e Finanza (Def).
In sostanza, nonostante le dichiarazioni ottimistiche dei politici, i fatti parlano chiaro: la sanità italiana è in crisi finanziaria, con conseguenze dirette sulla salute dei cittadini e sul benessere del personale medico.