Monte Muto e Casola: Continua il contrasto alla coltivazione di droga. Carabinieri scoprono 360 piante di cannabis.
Carabinieri vs coltivazione di droga: scoperte 360 piante
S
empre più intensi i controlli dei Carabinieri nelle zone dei Monti Lattari soprattutto dopo l’ingente sequestro di piante di cannabis degli ultimi mesi. I servizi di Controlli a largo raggio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Napoli, tra Gragnano, Casola e la Località Monte Muto, hanno consentito ai militari della Compagnia di Castellammare di Stabia e del Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano Faiano di localizzare, in un terreno demaniale, 360 piante di cannabis indica alte quasi 2 metri.
Dopo una preliminare operazione di campionatura, le piante sono state distrutte sul posto.
Le indagini proseguono per individuare i coltivatori e per porre freno all’ingente fenomeno della produzione della sostanza stupefacente.
SACCO (SA): DERUBANO ANZIANA OTTANTENNE. ARRESTATI DUE PREGIUDICATI DEL NAPOLETANO
I Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza applicativa di misura cautelare personale, due pregiudicati, un ventenne e un cinquantenne, napoletani, i quali, lo scorso mese di febbraio, si erano recati a Sacco (Sa), piccolo comune cilentano di poco più di quattrocento anime, dove avevano preso di mira un’anziana donna sola, derubandola dei suoi averi: individuata l’abitazione e realizzato che la malcapitata viveva sola, i due malviventi si erano recati presso il suo domicilio, e con il pretesto di venderle un quadro rappresentante un’immagine sacra e di devolverne il ricavato agli orfani, erano riusciti ad entrare in casa, e distraendola, avevano fatto razzia del denaro contante da lei custodito in casa, frutto dei suoi risparmi, nonché dei gioielli di famiglia.
L’immediata e costante ’attività info-investigativa svolta dai militari dell’Arma di Piaggine, dirette dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania hanno consentito di risalire all’autovettura utilizzata dai due malviventi, riconosciuti dagli investigatori perché già sottoposti a controllo alcune settimane prima in località limitrofe.
L’attività è proseguita con ulteriori accertamenti che hanno portato all’identificazione dei malviventi – già noti alle forze dell’ordine – dediti alla consumazione di reati predatori con il medesimo “modus operandi” su tutto il territorio campano, caratterizzato dalla scelta, non a caso, delle potenziali vittime tra donne sole e di età avanzata.
L’incisività dell’attività svolta dai militari manifesta ancora una volta come la presenza capillare dell’Arma dei Carabinieri, sia capace di fornire risposte aderenti alle esigenze dei cittadini e tutelare le vittime di questi spregevoli reati che vanno a colpire le fasce più deboli della popolazione.
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