I Carabinieri lo hanno scoperto durante controlli a Ciaculli nel Comune di Palermo, il cui proprietario è già noto alle Forze dell’Ordine.
Il 29 Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Acqua dei Corsari a Palermo, hanno arrestato per detenzione illegale di armi e munizionamento P.e., 49enne palermitano, già noto alle forze dell’ordine.
Nel corso di un controllo all’interno di un maneggio di proprietà dell’uomo, in zona Ciaculli, i militari hanno scoperto un fucile da caccia cal. 12, marca Beretta, diverse cartucce e una carabina ad aria compressa.
Da accertamenti il fucile risulta essere tra il bottino di una rapina perpetrata nel 2015 a Misilmeri.
Le armi e le munizioni sono state sottoposte a sequestro; sulla carabina sarà accertata l’effettiva potenza giacché la stessa è di libera vendita qualora non superi i 7,5 joule. Il fucile verrà inviato al laboratorio del Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Messina per accertamenti balistici al fine di verificarne l’utilizzo in azioni delittuose.
L’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.
span style="font-size: 8pt; color: #ffffff;">Il 29 Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Acqua dei Corsari a Palermo, hanno arrestato per detenzione illegale di armi e munizionamento P.e., 49enne palermitano, già noto alle forze dell’ordine. Nel corso di un controllo all’interno di un maneggio di proprietà dell’uomo, in zona Ciaculli, i militari hanno scoperto un fucile da caccia cal. 12, marca Beretta, diverse cartucce e una carabina ad aria compressa. Da accertamenti il fucile risulta essere tra il bottino di una rapina perpetrata nel 2015 a Misilmeri. Le armi e le munizioni sono state sottoposte a sequestro; sulla carabina sarà accertata l’effettiva potenza giacché la stessa è di libera vendita qualora non superi i 7,5 joule. Il fucile verrà inviato al laboratorio del Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Messina per accertamenti balistici al fine di verificarne l’utilizzo in azioni delittuose. L’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.
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