Nelle province di Catanzaro, Reggio Calabria e Milano sono state arrestate 24 persone e sequestrati beni per mezzo milione di euro
Carabinieri di Catanzaro: 24 arresti e sequestri per mezzo milione €
Nelle province di Catanzaro, Reggio Calabria e Milano, oltre 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro, hanno arrestato 24 persone, in esecuzione di un fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
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elle province di Catanzaro, Reggio Calabria e Milano, oltre 200 Carabinieri della Compagnia del Comando Provinciale di Catanzaro, con il supporto delle Stazioni Carabinieri di Guardavalle, Davoli, Soverato, Satriano, Cardinale e Gasperina, hanno arrestato 24 persone, in esecuzione di un fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
Le indagini erano partite nel marzo 2017, dopo la scoperta «di un bidone contenente un notevole quantitativo di sostanza stupefacente, avvenuto nella periferia di Soverato, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio messo in atto dai Carabinieri» ed hanno consentito, come spiegato dalla procura «di documentare la gestione organizzata dell’attività di spaccio (cocaina, hashish e marijuana) da parte del sodalizio, con base operativa nel soveratese e con proiezioni in altre realtà nazionali ed estere, e che aveva come leader Vincenzo Aloi, nipote di Vincenzo Gallace, capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta radicata a Guardavalle».
Con ALOI Vincenzo, sono state fermate altre 23 persone:
BATTAGLIA Concetta, CAMPAGNA Raffaele, GERACITANO Agazio, KANAT Ozan, MASCIARI Mauro, MELITI Gianluca, NOTARO Giuseppe, PROCOPIO Pietro, RIZZO Adriano Larry, RIZZO Andrea Lucio, RIZZO Giulio Moreno, ROSITANI Ettore, RUSSOMANNO Simone Rocco, TSEGAY Teklehaimanot, VACCARO Paola, BRESSI Antonio, GALATI Francesco, GRANDE Antonio, LONGO Vincenzo, MONTAGNA Leonida, SCRENCI Orlando Giacomo, TORTORELLI Annalisa, TORTORELLI Moreno.
I reati contestati sono quelli di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, dall’ingente quantitativo e dall’aver indotto minorenni a commettere il reato, nonché di detenzione illegale di armi da fuoco, favoreggiamento, furto aggravato ed altro. Sequestrati beni per un valore di oltre mezzo milione di euro tra i quali ci sono «un esercizio commerciale, un capannone industriale, una barca, un appartamento, 4 autovetture, 16 conti correnti e depositi postali».
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