Capri, turista stuprata: emerge il video che la ritrae ubriaca
C
apri, è emerso un video che ritrae la turista francese, protagonista di un presunto stupro avvenuto sull’isola azzurra, in condizioni pessime, non capace di potersi reggere in piedi, al punto che si è visto necessario l’intervento di chi poi, avrebbe consumato la violenza su di lei, “ospitandola” nella sua suite. Nelle immagini del video si vede con chiarezza la manager 33enne al lavoro per un’importante casa di moda, che entra a fatica in un hotel lussuoso di Capri, senza immaginare di aver assunto una polverina che l’ha stordita e che la consegnerà nelle braccia di uno stupratore.
La donna ha presentato denuncia poche ore dopo aver capito di essere stata stuprata, uno stupro che sarebbe stato consumato all’interno della suite dove la donna, assieme alla sua compagna di viaggio, aveva deciso di pernottare per un improvviso incidente che aveva manomesso il sistema di aria condizionata della villa presa in fitto. Ed è stata la stessa francese a raccontare tutto alla polizia, essendo convinta al 100% di essere stata drogata, affermando: «Ho la certezza di essere stata drogata». Sulla donna è stato effettuato un tampone sui capelli che dovrebbe accertare la presenza o meno della droga dello stupro.
Intanto le indagini continuano e sul presunto colpevole, gli inquirenti hanno le idee chiare: conoscono le generalità, la professione e la provenienza. Indagine coordinata dal pm Barbara Aprea, magistrato in forza al pool reati contro le fasce deboli del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, ora si punta a chiudere in tempi brevi il caso. Nei prossimi giorni, saranno infatti convocate a Napoli due dei protagonisti di questa storia, vale a dire la presunta parte offesa e la sua amica.
La donna dovrà raccontare tutta la storia davanti i pm, confermandola: la donna agli agenti nella prima denuncia, aveva fatto presente di reggere molto bene l’alcool e che aveva la certezza di essere stata abusata fisicamente, in una condizione in cui non riusciva ad opporre alcuna forma di resistenza. Un episodio questo, che non può non farci pensare a quello accaduto in penisola Sorrentina, due anni fa. (Fonte Il Mattino)
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