Cannabis medica i pazienti chiedono l’apertura di un tavolo di lavoro

Cannabis Medica: Le associazioni di Pazienti inviano una lettera aperta alle istituzioni firmata da medici...

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Cannabis Medica: Le associazioni di Pazienti inviano una lettera aperta alle istituzioni firmata da medici e farmacisti per chiedere l’apertura di un tavolo di lavoro.

Cannabis medica: Le associazioni di pazienti inviano una lettera aperta sottoscritta da medici e farmacisti per chiedere l’apertura di un tavolo di lavoro per risolvere le criticità rilevate. La  lettera è stata inviata al ministro della salute Roberto Speranza, al viceministro della salute Pier Paolo Sileri, al dott. Achille Iachino, alla dott. Germana Apuzzo dell’UCS, al presidente del consiglio Giuseppe Conte, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai capogruppo di camera e senato. “Mossi da profonde preoccupazioni e dal bisogno di doverci curare come previsto dai nostri piani terapeutici, -scrivono nella lettera i rappresentanti dei pazienti- siamo nuovamente a portare alla Vostra attenzione alcune richieste e problematiche chiedendo URGENTE apertura di un tavolo di lavoro con la nostra presenza per definire e risolvere i problemi sottoposti alle istituzioni.”

Potete firmare la lettera su change.org a questo link. http://chng.it/phdnPv6GBH Lista firmatari:
Comitato Pazienti Cannabis Medica, A. Pa. Ca. M., Associazione Cfu-italia, Asspciazione Infiorescienza, Dott. Michele Gardarelli, Dott. Flavio Squillante, Dott.ssa Elena Battaglia, Dott. Fabrizio Pedrabissi, Int. Ass. For Cannabinoid Medicines Dott. Francesco Crestani, Farmacia San Carlo,Dott. Matteo Mantovani Dott. Paolo Mantovani, Farmacia Nenna Dott. Giorgio Nenna, Dott. Domenico Battaglia, Dott. Carlo Privitera Progetto MediCOmm, Dott Domenico Battaglia, Farmacia Tili Dott. Roberto Spampatti Dott. Tommaso Pelagatti, Farmacia Amodeo Dott.ssa Cristina Amodeo, Dott. Sergio Chisari, Dott. Giacomo Baldi, Dott. Bartolomeo La Cagnina, Associazione Canapamo Simone Casagrande Moretti.

Le criticità raccolte in un dossier erano già state consegnate e raccontate a voce in un incontro online a fine luglio con il viceministro Sileri, da Santa Sarta Vicepresidente del Comitato Pazienti Cannabis Medica e Francesco Rama dell’associazione A.Pa.Ca.M. Il viceministro durante quell’incontro aveva affermato “che il tempo delle attese era finito e che era giunto quello di mettersi al lavoro per risolvere i problemi”. Dalla fine di quella chiacchierata è tornato il silenzio, e il 23 settembre è stata emanata una circolare secondo la quale sarebbero vietati alcuni tipi di preparati, come collirio gel transdermici, supposte e ovuli, e anche vietata la consegna con corrieri dei prodotti a base di cannabis dalla farmacie, e poi è stato emanato un decreto giorno 1 ottobre che inserisce le composizioni orali con CBD nella tabella dei medicinali all’interno del testo unico sugli stupefacenti.

Federcanapa ha deciso di impugnare insieme ad EIHA (l’Associazione Europea della Canapa Industriale), il decreto dinanzi al TAR al fine di evidenziare il palese contrasto con la normativa comunitaria e con l’intento di definire – una volta per tutte – la netta distinzione che sussiste tra canapa industriale-prodotto agricolo e canapa stupefacente. Tale provvedimento, infatti, se da un lato riconosce le innegabili proprietà farmacologiche delle preparazioni contenenti cannabidiolo (CBD) e rappresenta una logica conseguenza dell’immissione in commercio dell’Epidiolex (farmaco a base di CBD), dall’altro include tutti gli estratti di canapa nella nozione di “stupefacenti” a prescindere da ogni basilare distinzione tra canapa industriale e canapa stupefacente in base al contenuto del principio attivo THC che, come noto, risulta l’unico principio attivo della cannabis in grado, oltre una certa soglia, di produrre efficacia drogante.

Il 19 ottobre 2020, viene pubblicato sul sito del ministero una nota di chiarimento sul decreto che riportiamo qui sotto.

“Assicurare un farmaco per i bambini affetti dalle sindromi di Lennox Gastaut e di Dravet”.

Per garantire il diritto alla salute e la sicurezza delle cure, il Ministero della Salute si è attivato per assicurare la dispensazione di un farmaco per bambini affetti dalle sindromi di Lennox Gastaut e di Dravet. La sindrome della Lennox Gastaut è una rara e grave encefalopatia epilettica, mentre la sindrome di Dravet è una forma di epilessia resistente ai farmaci anticomiziali. Entrambe queste patologie hanno, solitamente, insorgenza in età pediatrica e si connotano per limitate risorse terapeutiche. Alla luce di queste considerazioni, il Ministero sostiene l’importanza di identificare nuove soluzioni di cura. Il farmaco in questione riduce del 30-40% la frequenza delle crisi epilettiche.

Il decreto ministeriale del 1° ottobre 2020, sulla base di quanto sancito da due pareri formulati, rispettivamente, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Consiglio Superiore di Sanità, ha inserito nella “Tabella dei medicinali, sezione B, del decreto del Presidente della Repubblica 309/1990” le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis.

Un provvedimento in continuità con le norme attualmente vigenti in Italia che classificano tutti i medicinali di origine vegetale a base di Cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture), nella “Tabella dei medicinali, sezione B, del decreto del Presidente della Repubblica 309/1990”.

Il Ministero della Salute, ribadendo l’esigenza della tutela della salute alla base di questo provvedimento, conferma la disponibilità ad attivare, con tutti i soggetti interessati, tavoli di confronto per valutare compiutamente, in termini di profili di sicurezza ed efficacia, il collocamento di eventuali preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture, inerenti il composto in oggetto.

 

 

 

 

 

 

 

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