Ad occuparsi del caso è la Procura Antimafia
Secondo la Procura Antimafia, C. S., fratello di un ex sindaco del Casertano, figura chiave nell’indagine della Dda in Campania sul traffico di rifiuti, avrebbe agito, “predisponendo i relativi bandi di gara o parte essenziali degli stessi (requisiti di partecipazione o punteggi tecnici) col contributo illecito di pubblici funzionari, tra cui Carlo Marino (sindaco di Caserta), Marcello Iovino (dirigente del Comune di Caserta), Paolo Galluccio, assessore del Comune di Aversa dal 2016 al 2017 (anche se Galluccio aveva la delega ai Servizi sociali nel periodo in cui è stato assessore e non quella all’Ambiente, nda)”.
C. S. avrebbe sfruttato “i suoi consolidati rapporti di affari e politici con Nicola Ferraro (ex consigliere regionale dell’Udeur, condannato per concorso esterno in associazione camorristica) e Nicola Cosentino (condannato per concorso esterno in associazione mafiosa)”.
In qualità di amministratore unico della Xeco srl, società che si occupa di smaltimento e trattamento di rifiuti di varie categorie, avrebbe turbato le gare bandite da enti pubblici nel settore dei rifiuti. C.S. è ex presidente della Eco4, società risultata controllata dal clan dei Casalesi, parte dell’inchiesta della DDA di Napoli su appalti per centinaia di milioni pilotati e traffico di rifiuti che ieri ha portato il Noe ad eseguire decine di perquisizioni.
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