Record di ecoreati nel 2017: Campania prima regione per illeciti registrati, i dati choc presentati da Legambiente
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el 2017 si sono registrati ben 4.382 ecoreati nella sola Campania, che rappresentano il 14,6% del totale, con la Regione al primo posto nella speciale “classifica” di Legambiente, seguita dalla Sicilia (3.178), dalla Puglia (3.119), dalla Calabria (2.809) e dal Lazio (2.684). Questi gli incredibili dati raccolti dall’associazione ambientalista che preso in considerazione per i suoi studi gli arresti per crimini contro l’ambiente e le inchieste sui traffici illegali di rifiuti. Numeri a conferma che la legge 68 che tre anni fa ha introdotto gli ecoreati nel Codice penale è una buona legge che sta funzionando, ma, allo stesso tempo, una riprova che i trasgressori non si apprestano a diminuire.
Nel 2017 sono state le 538 ordinanze di custodia cautelare emesse per reati ambientali con un incremdnto del 139,5% rispetto al 2016. Di questi 158 sono per i delitti di inquinamento ambientale, disastro e omessa bonifica, previsti dalla legge sui ecoreati, con ben 614 procedimenti penali avviati, contro i 265 dell’anno precedente. Ma abbiamo anche 76 inchieste per traffico organizzato (erano 32 nel 2016), 177 arresti, 992 trafficanti denunciati e 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati (otto volte di più rispetto alle 556mila tonnellate del 2016). Un vero e proprio boom. E infatti il settore dei rifiuti è quello dove si concentra la percentuale più alta di illeciti, che sfiora il 24%.
Nello stesso anno, gli illeciti ambientali sono stati 30.692 (+18,6% per cento rispetto all’anno precedente): 84 al giorno, 3,5 ogni ora. Crescono anche le persone denunciata (39.211, +36%) e i sequestri (11.027, +51,5%). Il 44% del totale delle infrazioni è stato verbalizzato nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafiosoi.
L’incremento delle inchieste contro i trafficanti di rifiuti e la recrudescenza di incendi degli impianti di gestione e trattamento di tutta Italia, conferma come il settore dei rifiuti sia sempre più il centro delle strategie ecocriminali. Nel settore si concentra il 24% degli illeciti. Seguono i delitti contro gli animali e la fauna selvatica (22,8%), gli incendi boschivi (21,3%), il ciclo del cemento (12,7%). E crescono anche le tonnellate di rifiuti sequestrate dalle forze dell’ordine nell’ultimo anno e mezzo (1 gennaio 2017 – 31 maggio 2018) nell’ambito di 54 inchieste: più di 4,5 milioni di tonnellate, pari a una fila ininterrotta di 181.287 tir per 2.500 chilometri.
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