Campania, finanziamento a fondo perduto per l’imprenditoria femminile: i settori interessati
Per incentivare la nascita di aziende e start-up e per supportare le imprenditrici della Regione Campania, è stato pubblicato con decreto dirigenziale n. 164 del 31 luglio 2018, un bando relativo al finanziamento a fondo perduto per aziende e professioniste dei settori d’industria culturale, dello spettacolo e delle arti visive, del cinema, della moda, design, intrattenimento culturale e turismo sul territorio regionale.
L’istanza di finanziamento dovrà essere inoltrata entro le ore 13.00 del 20 settembre 2018.
Tale bando mette a disposizione delle imprese risorse per complessivi 10 milioni di euro, in attuazione dell’Obiettivo Operativo n. 3.3.2 del POR Campania 2014-2020. Risorse distribuite in due ambiti d’intervento:
- sistema produttivo della cultura;
- nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale.
Tutte le imprese, sia attive che da costituire, devono operare esclusivamente nei seguenti settori:
Ambito 1 – sistema produttivo della cultura
- rappresentazioni artistiche;
- gestione di strutture artistiche e sale cinematografiche;
- biblioteche, archivi e attività di musei;
- gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili;
- attività di orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali.
Ambito 2 – nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale
- industrie culturali, fotografia, stampa;
- industrie creative, editoria, grafica, studi di registrazione, radio e televisione, studi di registrazioni sonore, computer games (a tematica culturale), comunicazione;
- servizi per la pubblicità, software e sviluppo, ICT; architettura e servizi diversi per il patrimonio culturale, design, il made in Italy, la moda ed i settori in cui trovano espressione le attività collegate alle tradizioni ed alla culturale locale;
- mobilità turistica, ricettività, ristorazione.
Possono dunque candidarsi alle agevolazioni non solo i progetti di micro, piccole, medie imprese già attive ed i professionisti ma anche quelli rivolti alla creazione di start-up al femminile.
E’ consentito, infatti, presentare il progetto imprenditoriale definendo subito il titolare oppure la compagine societaria, il team, il settore merceologico di riferimento, la tipologia di prodotti e servizi da mettere sul mercato, la mission, dettagliare il piano finanziario dell’investimento ed attendere – per dare vita alla start-up – che il progetto sia ammesso alle agevolazioni previste dal bando.
Anche l’agevolazione erogabile è diversa a seconda che la nuova impresa dovrà operare nei settori del primo o secondo ambito d’intervento.
Per le start-up dell’Ambito 1 “sistema produttivo della cultura” il finanziamento a fondo perduto copre l’intero ammontare delle spese ammissibili e può raggiungere l’importo complessivo di € 200.000,00.
Alle start-up dell’Ambito 2 “nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale”, il contributo concedibile fino a € 80.000,00 copre solo il 60% delle spese ammissibili.
I criteri di valutazione dei progetti sono chiari. Sono preferite le start-up a prevalente gestione e conduzione femminile, così in dettaglio:
- per le imprese individuali il titolare deve essere una donna;
- per le società di persone e le cooperative, maggioranza numerica di donne nella compagine sociale e nella titolarità del capitale;
- per le società di capitali e soggetti consortili, le quote di partecipazione al capitale devono essere per almeno i 2/3 di proprietà di donne e gli organi di amministrazione devono essere costituiti per almeno i 2/3 da donne.
L’istanza di finanziamento dovrà essere inoltrata entro le ore 13.00 del 20 settembre 2018.
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