Campania, Cgil: “Trasporto Pubblico assolutamente inefficiente, serve un tavolo interistituzionale fra Regione, Città Metropolitana e Comune. Lo chiediamo da oltre un anno e mezzo e ancora non c’è”
Nella giornata di ieri, ben 63 autisti di autobus della Anm (municipalizzata dei trasporti di Napoli), si sono rifiutati di effettuare il loro turno, mandando in tilt il sistema del trasporto pubblico della città. Dietro l’ammutinamento ci sarebbe una protesta contro un provvedimento disciplinare adottato dall’azienda nei confronti di un autista sorpreso a dormire durante il turno notturno. Lo sciopero ha tenuto banco anche nella giornata di oggi su diverse testate giornalistiche, scatenando non poche polemiche.
“Nella polemica di queste ore emergono alcuni fatti incontestabili. Il primo è l’assoluta inefficienza di tutto il sistema del Trasporto Pubblico Locale su scala regionale e metropolitana. Le recenti classifiche, come ad esempio quella di Legambiente (LEGGI), dimostrano che in Campania e a Napoli non ci sono aziende che possano chiamarsi fuori da questo giudizio”.
E’ quanto sostengono, in una nota, i segretari generali di Cgil Campania e Cgil Napoli Nicola Ricci e Walter Schiavella ed il segretario generale della Filt-Cgil Campania, Amedeo D’Alessio.
“Il secondo fatto – prosegue la nota – è che i comportamenti inaccettabili di pochi non possono essere fatti pagare a tutti i lavoratori di tali servizi che invece, con grande responsabilità, loro e delle organizzazioni sindacali confederali, si sono caricati sulle spalle un pezzo importante del necessario risanamento ed efficientamento”.
“Terzo fatto – aggiungono Ricci, Schiavella e D’Alessio – è che anche stavolta, sindaco e governatore, parlano lingue diverse. Apprezziamo gli sforzi fatti da Regione e Comune per salvare le aziende, EAV ed ANM , ma è da oltre un anno e mezzo che Cgil Cisl Uil stanno rivendicando politiche di forte integrazione funzionale e societaria dell’intero sistema del Tpl su scala metropolitana e regionale, chiedendo con forza l’attivazione di un tavolo interistituzionale fra Regione, Città Metropolitana e Comune. Al di là delle chiacchiere, quel tavolo ancora non c’è, e i cittadini aspettano invano autobus, treni e metropolitane”.
“Noi siamo da tempo disponibili alla sfida di un sistema regionale e metropolitano di Tpl – concludono – incentrato su una forte integrazione societaria in mano pubblica. Solo in questo contesto potranno trovare soluzione i problemi finanziari, la necessaria efficienza per i cittadini e la tutela di tutti i lavoratori”.
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