Campania, acque sempre più inquinate con la fine del lockdown: volontari ultimo baluardo contro chi inquina e sporca il nostro mare e le nostre spiagge.
Acque inquinate e spiagge ridotte a discariche ed inagibili, sono aspetti preoccupanti e inquietanti che stanno caratterizzando la fase 2 dell’emergenza coronavirus in Campania.
Tantissime le segnalazioni dei cittadini che testimoniano le condizioni disastrose di diverse spiagge e delle acque dei fiumi e del mare.
Per fortuna, però, c’è chi ha preso a cuore il problema e cerca di porvi rimedio.
Un plauso nei confronti dei tantissimi volontari che stanno cercando, in questi giorni, di ridare dignità alle spiagge della Campania è giunto dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli:
“La situazione inquinamento è allarmante, e noi lo avevamo preannunciato anche durante la fase di lokcdown, quando la situazione, a causa dello stop delle attività produttive, sembrava essere migliorata. Se vogliamo trovare un aspetto positivo in tutto questo è che molta gente comincia a sensibilizzarsi al problema, ne è un esempio l’associazione Licola mare pulito, oppure Cristian, il bambino che da solo ha ripulito una spiaggia a Castellammare, il cui è gesto da noi evidenziato è stato di ispirazione per altri che subito hanno seguito il suo esempio. Se tutti quanti cominciassimo ad acquisire questo tipo di mentalità allora riusciremmo a contrastare l’inquinamento in maniera efficace e potremmo batterci, tutti uniti, contro gli inquinatori seriali per riavere mare e spiagge pulite.”
Borrelli ha voluto infine ringraziare il sindaco di Castellammare per aver ricevuto e premiato il bambino per il suo impegno ambientalista.
Lascia un commento