L
e donne interessate alla Campagna del Ministero, attraverso una semplice procedura di autenticazione con il telefono cellulare, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di Privacy, potranno accedere alla compilazione di un questionario anamnestico, in base al quale saranno individuate quelle “a maggior rischio”. A queste ultime verrà dato accesso al calendario online dove potranno autonomamente prenotare un appuntamento telefonico con un medico della Breast Unit.
Punti Chiave Articolo
Nel caso in cui gli specialisti, in seguito al colloquio telefonico, ritengano necessari ulteriori approfondimenti, potranno dare la possibilità a queste di sottoporsi a visita presso la Breast Unit del Policlinico di Roma Tor Vergata o dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
IL SENO
- La mammella è una ghiandola che nelle donne è deputato alla secrezione del latte.
- È costituita da un insieme di strutture ghiandolari chiamate lobi associate a tessuto adiposo.
- In una mammella ci sono da 15 a 20 lobi ognuno dei quali contiene più lobuli (deputati alla produzione del latte) e dotti che tramite il dotto galattoforo principale sono deputati al trasporto del latte verso l ‘esterno a livello del capezzolo.
Il tumore della mammella è dovuto ad una moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria.
FATTORI DI RISCHIO
Un fattore di rischio è una qualsiasi condizione che aumenta la probabilità di sviluppare una malattia, come ad esempio un tumore.
Esistono due tipi di fattori di rischio per l’insorgenza del cancro: quelli non modificabili, come il sesso, l’assetto genetico e l’età, e quelli modificabili, legati per esempio ai comportamenti e agli stili di vita individuali. Non potendo agire sui fattori di rischio non modificabili, la prevenzione primaria è basata sull’impatto che il nostro stile di vita può avere sui fattori modificabili.
È fondamentale innanzitutto conoscere quali sono i fattori di rischio che la ricerca scientifica ha dimostrato essere correlati allo sviluppo di un tumore, per ridurli o annullarli quando possibile o in alternativa per aumentare la resistenza ad essi.
La prevenzione non è importante solo in fase primaria (ovvero quando la malattia non si è manifestata), ma anche in fase secondaria (ovvero con l’’individuazione della malattia oncologica in fase molto precoce) o in fase terziaria (in pazienti già ammalati o guariti da una patologia oncologica che possono agire sul loro rischio di una nuova neoplasia e delle conseguenze ad essa legate).
Avere un fattore di rischio non vuol dire con certezza che la malattia si svilupperà e i fattori di rischio interagiscono tra di loro variamente.
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