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Cagliari-Roma, Spalletti: “Sono dispiaciuto, contro il Porto ho sbagliato. Strootman domani giocherà”

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ROMA – Non c’è neanche il tempo di leccarsi le ferite dopo la cocente eliminazione di martedì scorso maturata all’Olimpico contro il Porto, perché è già tempo di scendere in campo: domenica alle 20:45 i giallorossi sfideranno il Cagliari in terra sarda. Ieri, intanto, a Montecarlo si sono tenuti i sorteggi dei gironi di Europa League. La Roma, inserita nella seconda urna, se la giocherà con Viktoria Plzen, Austria Vienna ed Astra Giurgiu. Queste squadre andranno a comporre il gruppo E. Alle 12:30 mister Spalletti ha risposto alle domande dei cronisti nella consueta conferenza stampa della vigilia. Queste le sue dichiarazioni:

Prima di iniziare, in un momento di tristezza infinita per le immagini che ci giungono vogliamo ricordare che il 3 settembre ci sarà l’amichevole per la Festa della Famiglia con il San Lorenzo il cui ricavato andrà in beneficienza. Inoltre è stata riattivata la piattaforma Football Cares, in cui possono essere inseriti oggetti damettere all’asta per dare una mano a tutti quelli che stanno soffrendo in questo momento.
Passando alle nostre cose, Torosidis non sarà convocato, Totti non sarà convocato per problemi alla caviglia sinistra, c’è da valutare Jesus che ha preso una botta ed è stato portato in ospedale. Del Vescovo mi ha rassicurato, perché ieri l’ho visto veramente male. C’è da valutare se potrà essere della partita domani”.

Come si riparte dopo la sconfitta di martedì?
Nel calcio è importante vincere. Sappiamo benissimo qual è il nostro mondo, quello che possono determinare i risultati delle partite. Questo è un risultato di cui bisogna fare tesoro, ma bisogna passare ai nuovi obiettivi che sono tanti. Ci ha insegnato tante cose ma ci sono altrettante partite importanti”.

Quali i punti di forza del Cagliari?
“Rastelli ha messo su una squadra forte perché la sa far giocare in più modi: l’anno scorso ha vinto il campionato con il rombo a centrocampo, nella scorsa partita è stato con la difesa a 3 e fino al 72’ hanno rischiato di vincere. Hanno Isla, Bruno Laves… tutti giocatori forti. Una squadra che gioca un bel calcio, contro cui vincere proponendo qualcosa di meglio rispetto a quanto fatto vedere”.

Domani difesa a 3? Gioca El Shaarawy?
“Le ipotesi ci sono sempre quando si ha una rosa con diversi buoni calciatori. Non vedo la situazione da dover per forza buttare tutto. Ci abbiamo lavorato sulla difesa a 3, ma non vedo l’urgenza di provarla domani. Nel giochino dei ruoli doppi entrerà Ricci che è un buon calciatore anche se lo abbiamo usato poco. Non mi sembra che Dzeko abbia fatto male in queste partite e gli altri meritano sicuramente attenzioni”.

Ha paura che la partita di martedì possa avere una ripercussione psicologica sul gruppo?
“Basta partecipare, guardare, essere dentro: si vede che i miei calciatori sono in movimento, vogliono andare avanti, continuare ad impegnarsi, non hanno dimenticato il lavoro del periodo precedente e meritano un’altra chance, quella partita lì è figlia di episodi. Vogliamo attraversare questo momento qui ed il comportamento dei calciatori professionisti della Roma ha evidenziato che la sconfitta è già alle spalle, vogliamo andare avanti portandoci dietro delle cose”.

Già in passato alla Roma è capitato di perdersi nei momenti cruciali. Come si può migliorare dal punto di vista della mentalità?
“Mi sembra di non aver detto della mentalità, che è quella cosa che va al di là di vittorie e sconfitte ma si vede attraverso l’impegno, il movimento giornaliero. Non è vincere sempre la personalità, ma impegnarsi sempre e la Roma ha un modo di salutarsi, di stare insieme e di migliorarsi ogni giorno. Sono orgoglioso di quello che i ragazzi hanno fatto fino a questo momento, abbiamo commesso degli errori, io per primo, in un momento fondamentale ma c’era gente che era a digiuno di questa cosa qui, ora deve fare una scorpacciata”.

Per la prima volta da quando sei tornato hai ricevuto delle critiche personali. Tornando indietro rifaresti tutte le scelte?
“Non mi ha mai dato benefici perdere tempo ad analizzare quello che è stato, non è che si possa metterci mano. Ho passato delle ore a pensarci, condivido con tutti quelli che ho vicino i miei pensieri. Mi dispiace e c’è del rammarico ma il risultato rimane e si cercano altri stimoli ed altri obiettivi, non si guarda indietro. La formazione quando si perde la sbaglio sempre, ho una squadra di buoni calciatori, con buoni doppioni in tutti i ruoli. Uno deve prendersi le responsabilità del ruolo che ha, io ho le mie e tu le tue, io in base a come do la formazione e tu per come scrivi, io devo guardare ai punti e tu ai lettori. Alla fine dell’anno si farà la conta dei risultati, delle posizioni e si potrà discutere in maniera più dettagliata”.

Sarebbe la quarta partita da titolare per Strootman qualora lei dovesse schierarlo… e il portiere?
“Su Kevin, non è che ci sia un numero di partite che giocherà. C’è come si sente il giorno dopo, il recupero muscolare monitorato dallo staff medico, che non dà alcun sintomo di doverci mettere mano. Siamo stati sostenuti dai tifosi quando la squadra è rimasta in 9 e lui ha fatto molto bene, lo faremo giocare anche domani. Sul portiere, sono entrambi forti. Inizialmente ho fatto giocare Allison perché Szczesny non era pronto,  poi l’ho fatto giocare perché conosciamo il suo valore, mentre sul brasiliano dobbiamo ancora scoprire qualcosa. Li valuto in base a quello che vedo, ogni giorno so qualcosa di nuovo senza nessun problema  perché si devono abituare ad essere stimolati per dare il medio di giorno in giorno”.

Sono piovute critiche su De Rossi. Come sta? Le 3 espulsioni in 2 partite come si spiegano?
“De Rossi sta bene, ha fatto vedere di essere in buone condizioni. Lui è il primo ad essere dispiaciuto e ad essersi preso delle responsabilità all’interno. Lui sa cosa è successo. Quando ci si tiene tanto ai risultati della Roma, lui è uno che si prende un carico maggiore per tanti motivi, per esempio per quello che è stato è e vuole essere per il futuro della Roma. Una delle valutazioni che deve fare un calciatore è quella di rimanere in 11 però è successo, se ci può essere una scusante è che si gira un po’quando va a mettere questo piede alto, perde un po’ di vista la vicinanza con l’uomo alzandosi. Era dispiaciutissimo per il brutto intervento ma bisogna andare avanti. Quanto accaduto si spiega con il fatto di tenerci troppo a questa partita. Può succedere, ho visto anche di peggio. Ci teniamo De Rossi e andiamo avanti”.

Claudia Demenica


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