In Sicilia siglato il contratto con i Sindacati per una spesa triennale di quasi 9 milioni di euro con aumenti mensili lordi da 180 a 220 euro.
E’ stato firmato all’Aran- Sicilia (Agenzia per la rappresentazione negoziale della Regione Siciliana) il rinnovo del contratto dei dirigenti regionali per il triennio 2016-2018 che prevede aumenti in media di 209,92 euro per una platea di oltre 1.600 lavoratori.
Tutte le Organizzazioni sindacali hanno firmato l’ipotesi di accordo del CCRL del personale dell’Area dirigenziale della Regione siciliana e degli Enti di cui all’art. 1 della LR 15 maggio 2000 n. 10, per il triennio normativo ed economico 2016-2018.
L’accordo prevede una spesa per il triennio di 8.822.453,89, con un incremento medio mensile lordo a regime di 180,5 euro per le fasce F2 e F3 e di 221,43 euro per F1, riguarda il triennio 2016-2018. Tra le principali novità figurano: un aumento delle retribuzioni in linea con quelle statali, il finanziamento automatico del fondo per la dirigenza e l’introduzione del codice per la responsabilità disciplinare dei dirigenti.
Importante elemento di innovazione di questo contratto è rappresentato dal fatto che una somma di 28,95 euro andrà automaticamente ad implementare il fondo per la dirigenza, con la precisa destinazione all’indennità di risultato.
Un’altra delle novità più significative dell’intero negoziato riguarda l’introduzione nel nuovo contratto del codice per la responsabilità disciplinare dei dirigenti, che riguarda tutta la materia delle infrazioni e delle sanzioni disciplinari.
Sono al momento rimaste fuori dalla trattativa, l’esclusione dei coniugi da ferie e riposi solidali, il mancato riconoscimento della parte variabile per gli interim e il rifiuto di delegare competenze ai dipendenti per coprire le scoperture.
Raggiunto questo importante risultato per la Sicilia, si pensa al confronto per il contratto 2019-2021.
L’opinione.
I siciliani possiamo salutare contenti l’anno vecchio e guardare sereni quello nuovo, poiché siamo in modo avvilente certi che il 2020 sarà tale e quale i precedenti decenni, fatti di generalizzata compiacenza, detta in modo buro-cripto anche “con-divisione”, connivenza, mangiatoria, spartizione, razzia, sprechi, sperperi, clientelismo, nepotismo, familismo, corporativismo, voto di scambio, mercimonio, sottosviluppo, disoccupazione, bisogno, assoggettamento, retorica, ipocrisia e tanta corruzione interiore, politica, nostalgica, ideologica, confessionale, istituzionale, giuridica, burocratica, intellettuale, universitaria, scolastica, mediatica, professionale, sindacale, imprenditoriale, associativa e della cosiddetta società civile. Per carità, tutto legale e costituzionale, previsto da propugnate leggi votate concordemente dalle vaie e trasversali Maggioranze parlamentari e Governi in carica secondo i dettami democratici ed etici. Ovviamente e guarda caso, parallelamente avremo anche estorsione fiscale, debiti e mafia. Fino a che dura.
Nell’immagine di copertina, nella parte bassa, la facciata principale di Palazzo d’Orléans, a Palermo, un palazzo settecentesco, sede della Presidenza della Regione Siciliana.
a href="https://vivicentro.it/author/sebaddu/">Adduso Sebastiano
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