<strong>Il 23 gennaio del 1987 faceva comparsa sul mercato italiano la Fiat Duna, automobile assai nota soprattutto grazie alla satira, che negli anni l’ha dipinta ingiustamente come un’auto brutta e di bassa qualità.
Esattamente trent’anni fa, comparve sul mercato europeo la Fiat Duna. Inizialmente nata per il mercato del Sud America, esteticamente non era altro che una Uno con la ‘coda’. La parte meccanica riciclava dettagli dalla versione brasiliana della 127, adatta ad affrontare le strade malmesse dell’America latina, con sospensioni posteriori riprese da altri modelli assai diffusi oramai fine serie della produzione Fiat. Alla squadrata 4 porte, fu da subito affiancata anche una station wagon a cinque porte con la denominazione Weekend.
Al momento del debutto erano disponibili 3 versioni, corrispondenti ad altrettanti motori:
– la Duna 60 da 1100 cc
– la Duna 70 da 1300cc
– la Duna DS con motore Diesel da 1700cc
mentre l’allestimento interno era inedito rispetto alla Uno seppur uguale per tutta la gamma.
La berlina avrebbe dovuto raccogliere la gloriosa eredità della 128, che riempì con vigore e colore le strade degli anni settanta, mentre la Weekend avrebbe dovuto posizionarsi come una piccola e pratica station wagon, la moderna erede della non fortunatissima 127 panorama.
Un’auto che possiamo definire assai dignitosa, affidabile e molto onesta ma che, sin da subito, non piacque alla critica per le sue linee da piccola berlina in stile ‘arte povera’ che probabilmente apparve poco adatta alle faziosità della fine degli anni 80. La preferenza diffusa verso modelli più pratici e aggiornati come la sempre più raffinata Uno e la nuovissima Tipo, con la complicità di una clientela affezionata di non più giovanissimi, l’hanno trasformata in un vero e proprio brutto anatroccolo.
A posteriori si può affermare che la Duna non sia stata un flop. Soprattutto la versione Weekend riscosse, infatti, un notevole successo tanto da sopravvivere alla scomparsa della tre volumi nel 1991 e fu venduta in Italia col nome di Elba del marchio Innocenti sino alla sua uscita definitiva di listino nel 1997.
Ad oggi la Duna si è presa una piccola invidiabile rivincita in quanto è stata inserita, in tutte le sue versioni, nella lista delle Auto d'interesse storico. Qualcuna ne gira ancora, magari un po’ malridotta, ma più forte, più snob e più determinata di allora, calcando anche i gloriosi tappeti rossi dei raduni di auto storiche, suscitando la curiosità e lo stupore degli appassionati, per la gioia degli ormai fortunatissimi orgogliosi pochi possessori.
Ho pensato di festeggiare questi 30 anni della Duna e della Duna Weekend, disegnando i cartamodelli da costruire! Buon compleanno Duna!
Luigi Barbetta
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