“Capisco le esigenze del Comune e della società azzurra”
Beppe Bruscolotti, ex calciatore del Napoli campione d’Italia nella stagione 1986/87, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del quotidiano Il Mattino per parlare dello stadio San Paolo e della guerra in corso tra il Comune partenopeo e la società azzurra nelle persone di Luigi De Magistris e Aurelio De Laurentiis.
Ecco le sue parole:
Sullo stadio di Fuorigrotta si è alzato il livello dello scontro tra il presidente De Laurentiis e il sindaco De Magistris diventando sempre più frontale.
“Una brutta cosa, in un momento del genere si pensava si fosse ritrovata tranquillità intorno al Napoli dopo le tante chiacchiere per la campagna acquisti e invece è esplosa la storia dello stadio”.
Quale è la sua opinione?
“Il Comune è partito con il lavori per le Universiadi e si sta sbloccando una situazione che si era fermata. Capisco le esigenze del Comune, come capisco quelle di una società e di una squadra come il Napoli che deve giocare e ha impegni di campionato e internazionali. Sono cose spiacevoli che non fanno bene a nessuno e non fanno bene all’ambiente”.
Intravede una possibile soluzione?
“Adesso le parti sono molto lontane ma è auspicabile che possano tornare a dialogare per raggiungere un punto d’incontro, anche perché a pagarne le conseguenze di tutto ciò è comunque la gente”.
Ad esempio non è partita la campagna abbonamenti.
“Ognuno ha rappresentato le sue ragioni, sia il Comune che la società. Capisco l’amarezza dei tifosi che non hanno potuto acquistare l’abbonamento e soprattutto dico che allo stadio è sempre meglio avere 50mila tifosi: già contro il Milan nel secondo tempo si è visto quanto la spinta del San Paolo possa influire sul rendimento del Napoli”.
De Laurentiis ha definito più volte il San Paolo un cesso per le condizioni in cui versa.
“Lo stadio è fatiscente, questo è sotto gli occhi di tutti, Ma il San Paolo resta il teatro dei trionfi del Napoli. Adesso con i lavori urgenti per le Universiadi ci saranno dei miglioramenti e spero che dopo ce ne siano poi degli altri”.
Sull’idea di De Laurentiis di costruire uno stadio altrove che ne pensa?
“Comprendo l’esigenza e l’importanza di uno stadio di proprietà per i club calcistici ma non immagino veder giocare il Napoli in altro posto che non sia il San Paolo, per me la storia è lì. Ripeto proprio non riesco a pensare il Napoli lontano da Fuorigrotta”.
E un San Paolo migliore se l’immagina?
“Lo spero. In Italia sono tanti gli stadi sono messi male e in generale siamo molto più indietro rispetto a Inghilterra, Germania ma in generale rispetto a un po’ tutt’Europa. E’ un problema che andrebbe risolto”.
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