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ALL’UNIVERSITA’ DI TOR VERGATA CLAUDIA DEMENICA – Ieri ale ore 15 presso l’aula magna della facoltà di Economiia di Tor Vergata, è andato in scena il primo appuntamento con BRISWA 2The ball rolls in the same way for all”, iniziativa vincitrice di un bando europeo che ha come finalità quella di affrontare il problema del razzismo nel mondo del calcio e dello sport cercando di diffondere il messaggio dell’eguaglianza tra razze, generi, religioni e calciatori. Presenti, tra gli altri, il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio ed il calciatore della Roma Bruno Peres.
Queste le parole del calciatore brasiliano durante il proprio intervento in sala:
Credo sia importante sensibilizzare sul razzismo. È una cosa brutta. Non è il colore a farti essere più o meno bravo. Siamo tutti uguali, non dobbiamo fare differenza. Noi tutti siamo contro questo.
Come si vive la differenza etnica nello spogliatoio?
Abbiamo un bel gruppo, ci sono calciatori da tutte le parti del mondo. Abbiamo un bel rapporto, colore e nazionalità non fanno la differenza. Vogliamo dimostrarlo ai giovani che non conta nulla, l’importante è combattere il razzismo.
Come sono stato accolto in Italia?
All’inizio è stato difficile, ma tutti mi hanno sempre portato rispetto, tutti mi hanno trattato benissimo. Per me è stato importante. Soffri all’inizio ma poi ti abitui, mi hanno fatto sentire a casa. Ringrazio tutti quelli che mi hanno accolto.
Un messaggio ai giovani?
Devono lottare prima di tutto. La strada è dura però il calcio serve a fare spettacolo. Non deve esserci il razzismo, devono sapere che chi è accanto a te è uguale a te, a prescindere dal colore. Questo non solo nel calcio, ma nella vita. Le persone razziste non sanno il male che fanno, dobbia
mo aiutarli a migliorare. Credo che noi professionisti possiamo fare tante cose. Questi giovani ragazzi devono sapere che devono lottare. Dobbiamo far capire a tutti che siamo contro il razzismo. Piano piano riusciremo a eliminarlo.
A margine della connferenza, il terzino si è intrattenuto in una zona mista appositamente allestita per i cronisti presenti, tra cui quello di ViViCentro. Ecco cosa ha dichiarato Bruno Peres ai nostri microfoni:
Quanto è importante per te parlare del razzismo?
E’ importante, è una cosa che dobbiamo mettere fuori dal calcio perché abbiamo ragazzi che soffrono per questo. Non è importante solo per me, ma anche per gli altri. E’ importante parlare di questo per lottare contro il razzismo.
Che ne pensi dello striscione di ieri della Curva Nord per Totti?
Credo che è difficile rispondere, però abbiamo ancora una partita, dobbiamo vincere la partita perché è importante e poi Francesco parlerà di tutto questo.
I tifosi della Lazio lo hanno salutato in modo particolare…
A parte il fatto che siano i nostri grandi rivali, devono sapere che lui è un grande calciatore ed è un esempio per tutti. Ha meritato tutto quello che ha fatto per la sua carriera. Siamo contenti del gesto, perché lo ha meritato. Nessuno se lo aspettava ma è stato bello.
Un bilancio della tua stagione? Resterai?
Soddisfatto non lo sono mai. Nella vita devi sempre cercare di fare qualcosina in più. Quando ti accontenti, c’è qualcosa che non va. Ho ancora 4 anni di contratto. Sto bene e sono contento, però voglio fare ancora molto si più. Non sono felice abbastanza di quello che ho fatto ma si può migliorare.
Dal 4 aprile ad oggi sono 5 le gare, tra campionato e coppa, in cui non sei partito titolare. Perché?
Lo deve dire Spalletti, ha cambiato modulo. Io sono a disposizione, lavoro per me ed i miei compagni. Se gioco o non gioco devo essere sempre pronto per aiutare la squadra.
Quando sei arrivato hai detto che eri stufo di vedere festeggiare la Juventus, quest’anno loro puntano al Triplete. Cosa vuol dire per voi?
Loro hanno una bella squadra, hanno fatto bene e meritato, sbagliando poco. Tifiamo perché non facciano questo Triplete, così siamo contenti.
Diretta testuale di Claudia Demenica
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