Con Emilio Del Bono il centrosinistra conserva Brescia* senza dover andare al ballottaggio.
span style="color: #000000;">In un’Italia che dal 4 marzo scorso si è ritrovata a navigare in un mare pieno di insidie attratta dal canto delle sirene del DUO Salvini-Di Maio, Brescia si fa “Ulisse”, resiste alla malia del canto del Duo, non si fa attrarre, lancia il ruggito della leonessa e resta ben ancorata nel porto sicuro del realismo riconfermando Emilio Del Bono, sindaco uscente del centrosinistra riconfermandolo al primo turno, senza bisogno di ballottaggi.
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«Brescia ci ha premiato per lo stile perché non siamo arroganti» ha dichiarato ai microfoni di Rainews.
La sfida nella Città di Brescia era considerata da tutti la prova più importante di questa tornata elettorale nei 102 comuni lombardi chiamati al voto e la leonessa ha risposto: “presente” bloccando, con Del Bono, l’avanzata del centrodestra che arriva secondo e con la Vilardi raccoglie 31.294 voti (38,10%). Da registrare anche i molti consensi persi dal Movimento fondato da Beppe Grillo, che si ferma al 5,59% con 4.340 voti pagando così, duramente, il suo asservimento alla lega.
Gli 8 candidati scesi in campo per le elezioni in Loggia e le rispettive coalizioni.
Emilio Del Bono: sindaco uscente della coalizione di centro sinistra che comprende Pd, Brescia 2030, Brescia per Passione, Civica Del Bono Sindaco, Sinistra a Brescia, Del Bono 2.0 – RICONFERMATO: 44.237. 53,86%
Paola Vilardi, 31.294, (38,10%): coalizione di centro destra che comprende (UDC, Fratelli d’Italia, Il Popolo della Famiglia, X Brescia Civica, Forza Italia, Lega.
Guido Ghidini, 4.478 (5,45): Movimento Cinque Stelle.
Alberto Marino (639, 0,77%): Potere al Popolo
Laura Castagna, 571, (0,69): Brescia Italiana, Azione Sociale Forza Nuova
Lamberto Lombardi (375, 0,45%): Partito Comunista Italiano
Davide de Cesare, 306 (0,37%): CasaPound
Leonardo Peli (227, 0,27%): Il Bigio Pro Brixia
Stanislao Barretta
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