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eatro stracolmo pomeriggio di domenica 23 dicembre 2018, per il tradizionale concerto natalizio offerto alla cittadinanza dalla Banda cittadina che fa capo all’Associazione Filarmonica.
Pubblico molto empatico, anche se poco avvezzo al rigoroso silenzio che un teatro d’opera richiede.
Il repertorio non era il classico bandistico fatto di marce e marcette orecchiabili, bensì quello delle grandi occasioni concertistiche da palcoscenico.
Approfittando della coincidenza di svariati anniversari di nascita e di morte di diversi Autori, non si è persa l’occasione per rendere loro il doveroso omaggio. Primo autore “omaggiato”dal programma: il nostro grande Rossini, del quale è stato eseguito magistralmente lo “Scherzo per banda” tratto da “La Corona d’Italia”, scritto in omaggio a Casa Savoia. A seguire: Debussy, la “Marcia scozzese” trascritto per banda. La prima parte è stata conclusa da un concerto con raro accostamento: banda e violoncello solista, suonato dall’impareggiabile maestro Marco Perini. La direzione è stata affidata alla sagace bacchetta del maestro Sergio Negretti.
Dopo gli auguri del presidente Luigi Fertonani, il concerto ha dipanato la sua seconda parte in programma. Vi è stato un avvicendamento sul podio che ha visto il maestro Giuliano Mariotti prendere in mano la bacchetta della direzione. Sono stati eseguiti brani di A.Reed. “Golden Jubilee” e di W.Smith sinfonie ispirate alla saga del don Quixote. Pregevole la composizione “Leggenda del re Desiderio”, oltre che diretta, scritta dallo stesso maestro Mariotti. Composizione che ha toccato diversi registri emotivi, con partecipata efficacia melodica e melodrammatica. La chiusura è stata lasciata all’impareggiabile fantasmagorico estro di Gioacchino Rossini, con le note del finale del “Guglielmo Tell” che sembrano rincorrersi in un esuberante crescendo, che stenta quasi a trovare la sua conclusione.
Bravi gli orchestrali, in tutti gli ordini dei fiati di una Banda che ambisce ad essere anche Orchestra. Ben affiatati e tempisticamente ineccepibili tutti e sei i componenti del gruppo dei percussionisti, dediti ad ogni possibile tipo di strumento, dai timpani al tringolo, dai naccheri al vibrafono, e capaci di trapassare dall’uno all’altro con la più assoluta disinvoltura. Meritano i nostri complimenti.
Gran finale con i due direttori d’orchestra che augurano – agli spettatori ed alla cittadinanza tutta – Buone Feste e vengono omaggiati da generosi mazzi di fiori, insieme agli strumentisti solisti, mentre dalla platea e dai palchi di ogni ordine e grado gli applausi fioccavano, a lungo e calorosi.
Carmelo TOSCANO
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