23.3 C
Castellammare di Stabia

Brescia: al Teatro Borsoni spettacolo inaugurale, gustoso ed originalissimo

LEGGI ANCHE

Sabato e domenica, al nuovo teatro Borsoni, un attore consumato ed un pianista valente e navigato, hanno regalato agli spettatori una serata di musica fluente e di prosa coinvolgente

Sabato e domenica, al nuovo teatro Borsoni, un attore consumato ed un pianista valente e navigato, hanno dato vita ad uno spettacolo raffinato ed originalissimo. Hanno tentato una riuscitissima fusione tra classicità musicale e modernità esistenziale, tra musica alata e prosa enigmatica.

Hanno cucito insieme e sapientemente intrecciato le matematiche melodie di Bach (Johann Sebastian) nelle trenta Variazioni Goldberg e la prosa pirandelliana di Manganelli (Giorgio Antonio), delle sue cento Centurie. Ed ecco spiegato l’arcano del titolo “30 per 100”. Trenta Variazioni, che lo stesso compositore precisa essere state “composte per gli intenditori, per il ristoro del loro spirito” e cento folgoranti Centurie, capaci di condensare “un intero romanzo in una sola pagina”.

I due ardimentosi che si sono cimentati in questa ardua impresa sono: l’attore Gioele Dix ed il pianista iraniano Ramin Bahrami, avvantaggiati dall’affiatamento loro derivante da un consolidato sodalizio artistico, sfociato poi – con gli anni – in una salda amicizia fatta di stima ed apprezzamento reciproci.

Il pubblico in sala ha vissuto un’ora e mezza abbondante di musica fluente e di prosa coinvolgente. Brio pianistico e prosa affabulante si sono affiancate, incontrate, intrecciate come in una danza di due ballerini che sperimentano tutte le pose e le movenze della seduzione.

Il pianista sfiorava ed accarezzava la tastiera, guidato solo dalla sua maestria ed assistito solo dalla sua prodigiosa memoria. Senza spartito alcuno. Sul leggio si sono visti solamente alcuni fogli a mo’ di scaletta, dove erano annotati i fantasiosi titoli che Ramin aveva dato ai vari brani di Bach.

Gioele ha fatto da mattatore, provocando e coinvolgendo il pianista, dialogando col pubblico, giostrando con i suoi innumerevoli leggii, che tirava fuori dalle quinte alla lettura di ogni singola centuria. Ha dato saggio di bravura ma anche di virtuosismo, recitando a memoria una delle centurie più astrusa fatta di numeri, somme e sottrazioni costruite a bella posta per impressionare. Al limite del virtuosismo. Ma egli – imperterrito – non ha mai ceduto di un tono e non ha mai mancato una sillaba. Una mitragliata di periodi e frasi, tra la cronaca e la considerazione sociologica, che ha lasciato il pubblico a bocca aperta. E che ha suscitato meritatissimi applausi a scena aperta.

Rimarchevole la considerazione che Gioele ha fatto durante i ringraziamenti finali: ai nostri giorni l’apertura di un nuovo teatro è una cosa insolita. Quasi da pazzi. Perché oggi è di moda aprire sempre nuovi fast food.

È una considerazione che ci sentiamo di condividere. Investire in cultura e spettacolo, significa investire in umanità e positività. In arricchimento umano e spirituale della presente e della futura generazione. Non è poco.

Carmelo TOSCANO

ATTIVITA’ TEATRALE del BORSONI

Dal 21 Settembre al 23 Novembre il nuovo teatro mette in scena una variegata STAGIONE INAUGURALE, curata dal regista Paolo Bignamini.

Per ulteriori informazioni:

tel. 030 2928617

teatroborsoni@centroteatralebresciano.it

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Juve Stabia, giustizia fatta: due anni di Daspo per il vandalo dello stadio “Romeo Menti”

Un segnale chiaro che chi compie simili gesti non sarà tollerato
Pubblicita

Ti potrebbe interessare