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87 anni Totò Riina*, il boss delle stragi di Falcone e Borsellino, ormai gravemente ammalato è morto alle 3.37 del mattino del 17 novembre 2017 nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma. E’ una data importante per la storia del nostro paese quella che vede spegnersi uno dei boss più importanti della sua storia, condannato a ben 26 ergastoli.
Arrestato il 15 gennaio del ’93, dopo 24 anni al 41bis e con 26 condanne ad ergastolo, era ancora considerato dagli inquirenti il capo indiscusso di Cosa Nostra. Il Boss nelle ultime settimane aveva visto un peggioramento delle proprie condizioni, e dopo due interventi chirurgici i medici avevano già annunciato che difficilmente avrebbe vissuto ancora.
La sua morte chiude un capitolo nella storia della mafia ma lascia anche dei misteri irrisolti.
- Salvatore Riina, detto Totò (Corleone, 16 novembre 1930 – Parma, 17 novembre 2017), è stato un mafioso italiano, legato a Cosa nostrae considerato il capo dell’organizzazione dal 1982 fino al suo arresto, avvenuto il 15 gennaio 1993. Veniva indicato anche con i soprannomi û curtu, per via della sua bassa statura, e La Belva, adottato per indicare la sua ferocia sanguinariaVita privata
Il 16 aprile 1974 Riina sposò, tramite un matrimonio che poi risulterà non valido legalmente, Antonietta Bagarella, sorella dell’amico d’infanzia Calogero e di Leoluca Bagarella. Dall’unione nacquero quattro figli: Maria Concetta (nata il 19 dicembre 1974), Giovanni Francesco (nato il 21 febbraio 1976), Giuseppe Salvatore (nato il 3 maggio 1977) e Lucia (nata l’11 aprile 1980). Giovanni Francesco è stato condannato all’ergastolo per quattro omicidi avvenuti nel 1995.Giuseppe Salvatore è prima stato condannato per associazione mafiosa, quindi scarcerato il 29 febbraio 2008 per decorrenza dei termini dopo essere stato detenuto per otto anni. Il 2 ottobre 2011, dopo aver scontato completamente la pena di 8 anni e 10 mesi, viene nuovamente rilasciato sotto prevenzione con obbligo di dimora a Corleone e comincia a trapelare la notizia di un suo piano per fare un attentato all’ex Ministro della Giustizia Angelino Alfano per via dell’inasprimento del regime dell’articolo 41-bis (da wikipedia)
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