Giorgia Meloni e parte del governo presentano un nuovo “pacchetto Primo maggio” ai sindacati, ma le promesse del bonus tredicesime deludono le aspettative.La mancanza di fondi per le coperture costringe al rinvio a gennaio 2025.
Meloni tra “pacchi”, pacchetti, bonus e giochi di prestigio con sparizioni
Il bonus tredicesime, una promessa sospesa
G
iorgia Meloni e parte del governo presentano un nuovo “pacchetto Primo maggio” ai sindacati in vista della sua approvazione odierna da parte del Consiglio dei ministri.
Tuttavia, emergono dissidi e perplessità.
La leader del governo spiega che l’obiettivo è continuare a sostenere l’occupazione e ridurre la disoccupazione, ma le organizzazioni sindacali, comprese Cgil e Uil, criticano sia il processo che il contenuto del confronto.
Si parla di un “bonus Befana” promesso per gennaio, che consentirà ai lavoratori a basso reddito di acquistare solo beni di prima necessità per un valore di 60 euro.Tuttavia, sul fronte occupazionale, sembra esserci poco o nulla.
Le misure discusse oggi a Palazzo Chigi segnano un passo indietro rispetto alle iniziali aspettative del centrodestra di lanciare un regalo elettorale in vista delle elezioni europee.
Il bonus tredicesime da 100 euro per i dipendenti a basso reddito non sarà erogato a dicembre, ma verrà rimandato a gennaio 2025.
La mancanza di fondi per le coperture rende necessario il ritorno alla discussione nell’ambito della legge di bilancio.Questi provvedimenti, inclusi il bonus e il raddoppio delle tasse sui premi di produttività, trovano spazio in un decreto legislativo relativo alla delega fiscale.