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Biotestamento, il primo caso a Nuoro dopo l’approvazione della legge

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atrizia Cocco, 49enne di Nuoro malata di Sla, ha rinunciato alla ventilazione meccanica e ha deciso di “staccare la spina”, dando il suo assenso sabato scorso alla sedazione palliativa profonda, dopo aver combattuto per cinque anni contro la sua malattia. Si tratta del primo caso in Italia, dopo l’approvazione della legge sul biotestamento. È morta con il sorriso sulle labbra, mentre stringeva la mano di sua madre. Ieri ci sono stati i funerali, nella chiesa di San Domenico Savio, a Nuoro, sua città. La nuova legge permette infatti di dare ai medici la facoltà di eseguire la volontà del paziente senza dover chiedere l’autorizzazione al giudice. Così Patrizia ha fatto la sua scelta, in modo “lucido” come ha precisato il suo avvocato. Una legge che la donna 49enne “aspettava da anni”, ha precisato il suo avvocato.

A dicembre scorso il Senato aveva detto sì al disegno di legge approvato dalla Camera il 20 aprile scorso. Quindi la legge è entrata in vigore. La norma prevede che, nel rispetto della Costituzione, nessun trattamento sanitario debba essere iniziato o proseguito senza il consenso libero e informato del paziente.

Si procede attraverso le Dat, con le quali ogni “persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso “Disposizioni anticipate di trattamento” (Dat), esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali”.

Le Dat sono in qualsiasi momento revocabili. Queste devono essere scritte per atto pubblico o scrittura privata, e deve esserci la sottoscrizione autenticata del notaio o di un pubblico ufficiale e ancora, in alternativa, di un medico dipendente del servizio sanitario nazionale oppure convenzionato. Nel caso in cui il paziente non possa procedere come nei passaggi elencati in precedenza a causa delle sue condizioni fisiche, può esprimere il proprio parere anche con una videoregistrazione. In caso di emergenza o urgenza, si può procedere pure oralmente alla presenza di due testimoni.

a cura di Serena Marotta

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