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Biden ha battuto Trump. Harris è la prima donna eletta vicepresidente

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Biden ha battuto Trump ed oggi, sabato 7 Novembre 2020, è stato eletto 46° presidente degli Stati Uniti. Con lui vince anche Kamala Harris che diventa la prima donna a ricoprire la carica di vicepresidente.

Biden ha battuto Trump. Harris è la prima donna eletta vicepresidente

Joseph R. Biden Jr. ha già sconfitto il Presidente uscente Trump dopo aver vinto la Pennsylvania il che ha portato il totale dei suoi voti a 279 per cui, anche se restano da assegnare ancora 45 voti, ed anche ammettendo per ipotesi non realistica che questi andassero tutti a Trump, la quota minima necessaria dei 270 voti di cui aveva bisogno per conquistare la presidenza, è stata già raggiunta e superata.

L

a vittoria di Biden equivale a un ripudio di Trump da parte di milioni di elettori esausti dalla sua condotta divisiva e della sua amministrazione caotica. A condannarlo è stata anche un’alleanza fatta di donne, persone di colore, elettori vecchi e giovani e un frammento di repubblicani scontenti.

Trump è il terzo Presidente eletto dalla seconda guerra mondiale a perdere la rielezione, ed è il primo in più di un quarto di secolo. Il risultato ha anche fornito un altro momento storico: il vicepresidente di Biden sarà il senatore Kamala Harris della California che diventerà non solo la prima donna ad essere eletta come Vice Presidente, ma ad essere anche la prima donna di colore a rivestire tale carica.

Con il suo trionfo Biden, che compirà 78 anni alla fine di questo mese, ha realizzato la sua ambizione per la Casa Bianca alla sua terza candidatura. Biden guiderà ora una nazione divisa e un Partito Democratico che sono diventati molto più ideologici dal suo arrivo nella capitale nel 1973. Dall’inizio alla fine della corsa alla Presidenza infatti, Trump ha portato solo astio e minacce mentre Biden si è sempre posto in modo moderato ed anche dopo che i voti della Pennsylvania gli hanno consegnato la vittoria, Biden ha chiesto che ora si tornasse alla pace e all’unità:

“Con la campagna finita, è tempo di lasciarci alle spalle la rabbia e la dura retorica e unirci come nazione”, ha detto.

“È tempo che l’America si unisca. E per guarire. Siamo gli Stati Uniti d’America. E non c’è niente che non possiamo fare, se lo facciamo insieme “.

Intanto, non appena la notizia del raggiunto quorum è stata diffusa, i sostenitori di Biden hanno iniziato i festeggiamenti mentre quelli di Trump hanno dato segno di sbandamento e di incredulo apprendimento con un Trump che, dal canto suo, schiuma rabbia da tutti i pori e continua a sparare a raffica le sue accuse che, per la loro evidente falsità, gli sono costate, in questi giorni, varie censure non solo sui social ma anche nelle TV, ed addirittura in quelle di impronta nettamente repubblicana, tanto che, su Fox News, Chris Wallace afferma chiaramente che Trump non ha presentato prove concrete di frode mentre invece, osserva, è chiaro che “decine di migliaia di voti” sarebbero stati annullati per cambiare il risultato.

La notizia della vittoria di Biden – com’era prevedibili visto come Trump ha caratterizzato queste elezioni sin dalle prime battute – ha quindi trovato un’America divisa mostrando, nelle grandi città che sostengono Biden, elettori in festa che hanno fatto partire le celebrazioni della vittoria. Dall’altro canto, i sostenitori di Trump hanno espresso disappunto e incredulità e dato inizio a proteste che si spera non abbiano a degenerare soprattutto se spinte ed alimentate dalle folli parole di un Trump furente.

Intanto, mentre TRUMP sbraita minacciando, ed iniziando, una coda legale a queste elezioni, sono cominciate a giungere i commenti e le congratulazioni da parte di quasi tutti i politici USA, anche tra i repubblicani.

L’ex presidente Jimmy Carter ha accolto con favore l’elezione di Biden alla Casa Bianca sabato, più di quattro decenni dopo essere diventati alleati politici

Obama ha parlato oggi separatamente con Biden e Harris, un rappresentante conferma: “Si è congratulato con loro per la loro storica vittoria e ha detto loro quanto fosse orgoglioso della campagna che hanno condotto”.

Alcuni alleati di Trump alla Camera hanno adottato la sua retorica: “Non sarebbe saggio accettare qualsiasi risultato” prima dei riconteggi e delle revisioni della corte, ha detto il rappresentante del Texas Jodey Arrington.

Ma il rappresentante Will Hurd, repubblicano del Texas, anch’egli in pensione: “È ora di mettersi insieme. L’America ha parlato e dobbiamo rispettare la decisione “.

Il senatore Lamar Alexander, repubblicano del Tennessee, che va in pensione: “Dopo aver contato ogni voto valido e consentito ai tribunali di risolvere le controversie, è importante rispettare e accettare prontamente il risultato”.

Il senatore Mitt Romney, candidato repubblicano del 2012, non sta aspettando che Trump conceda. Si è congratulato con Biden e Harris e li ha elogiati “come persone di buona volontà e di carattere ammirevole”.

E così di seguito in un rigurgido di Trump e del Trumpismo che ormai mette in imbarazzo gli stessi Repubblicani.

Ora non resta che attendere le prossime mosse di Trump e stare a vedere come si muoverà Biden sperando che tutto si concluda pacificamente e senza ulteriori strappi che mal si addicono ad una democrazia come è quella degli USA.

Stanislao Barretta

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