Riceviamo e pubblichiamo questo pensiero di M.M. inoltratoci dall’amica Giovanna che premette: “Non avendo visto la trasmissione alla quale si riferisce il mio Amico, leggendo quanto segue non posso fare a meno di inviare questa sua mail …. con il contenuto della quale sono PIENAMENTE D’ACCORDO”.
Da M.M.
“Se dovesse scegliere tra Di Maio e Berlusconi, chi voterebbe?” E’ Floris a porre la domanda a Scalfari,
ospite a Dimartedì.
Mi aspetto una risposta contro B. l’amico dei mafiosi, il frodatore, il pluriprescritto, l’uomo a cui il suo giornale ha resistito per un ventennio dando voce alla società civile che si mobilitava. “Berlusconi” è stata invece la risposta.
Non credo alle mie orecchie. Rimango gelato sul divano per quella bestemmia politica.
Che ha il significato che con la mafia e i suoi amici si deve convivere, come dicevano i ministri berlusconiani.
E chi come B ha definito un mafioso come Mangano un eroe, per Scalfari è meglio di chi come Di Maio ha molti limiti politici, ma lotta contro la mafia.
Non me ne importa niente della nuova grafica de la Repubblica, se il suo fondatore ha legittimato un nemico della legalità come B.
Ho cercato prese di distanza verso la scandalosa dichiarazione tra le pagine del giornale del direttore, di autorevoli opinionisti, ma niente. Spero di aver cercato male. Ma mi dispiace per Scalfari, per il suo giornale, per il nostro Paese. Che ancora non sa isolare – con il 41 bis del commento – i nemici della democrazia. E chi li nutre di legittimità.
M.M.
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