C
’è un momento per tutto. Per dedicarsi alla famiglia restandole vicino in un momento così delicato e un momento per riprendere il proprio lavoro, seppur atipico. Sono anche queste le scelte di un allenatore di calcio ed in particolare quelle di Rafa Benitez.
Una carriera al vertice
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Benitez diventa uno dei migliori tecnici al mondo senza una vera e propria esperienza da calciatore ad altissimi livelli. Cresce nella seconda squadra del Real Madrid e a causa di alcuni infortuni gravi smette subito, all’età di 25 anni. Rafa però continua nel mondo del calcio e studia da allenatore. Continua nella cantera madrilena fino ad arrivare al ruolo di vice nella prima squadra del Real Madrid. Da lì comincia la sua carriera da top allenatore. Si fa le ossa nella Serie B spagnola e diventa uno specialista nelle promozioni, centrate con l’Extremadura ed il Tenerife.
Non smette di studiare
Nel tempo libero, tra un incarico ed un altro, cerca di carpire i segreti del mestiere andando a visitare i club più importanti d’Europa. Sarà ospite del Manchester United per rubare un pizzico di esperienza di Alex Ferguson e dell’Arsenal del francese Arsene Wenger. Nel 2001 viene assunto dal Valencia.
A Valencia spicca il volo
Nella Comunità Valenciana nasce il suo marchio di fabbrica, il classico 4231. Modulo che gli permette di svoltare la stagione e conquistare il suo primo titolo da allenatore, riportando la Liga nella bacheca del Valencia dopo 31 anni. Dopo una nno di pausa dalle vittorie: quinto posto in campionato e qualificazione alla Coppa Uefa. Nel 2004 fa il colpo grosso centrato il double. Vince per la seconda volta il campionato spagnolo e conquista il primo trofeo continentale alzando la Coppa Uefa nella finale con il Marsiglia. Come riconoscimento personale, vince il titolo di allenatore dell’anno Uefa. Dopo tanta gloria, decide di rifiutare il rinnovo a causa di alcune incomprensioni con la società e si dimette.
Di bene in meglio
Benitez approda in uno dei club storici della Premier, il Liverpool. Vivrà una storia d’amore con i Reds. Il periodo di adattamento porta lo spagnolo ad un quinto posto in classifica, ma il capolavoro avviene in Champions. I Reds raggiungono la finale con il Milan nella serata di Istanbul che diventerà leggendaria. Il risultato di 3-0 all’intervallo per gli uomini di Ancelotti sembra ormai essere un marchio indelebile sulla sfida, ma il Liverpool non molla. Riagguanta il pari ed alza la coppa dalle grandi orecchie dopo i calci di rigore. In Inghilterra vincerà la Supercoppa Europea, l’FA Cup, la Community Shield e perderà una finale di Champions ancora con il Milan nel 2007, la vendetta di Carletto.
Il Benitez italiano
In Italia arriva come sostituto di Mourinho che ha appena festeggiato il Triplete con l’Inter. Difficile rimpiazzarlo. Rafa vince la Supercoppa Italiana e il Mondiale per Club. In campionato il cammino è disastroso così come in Supercoppa Europea, sconfitti dall’Atletico Madrid. Rafa non mangia, letteralmente, il panettone perché viene sollevato dall’incarico alla Vigilia di Natale. Lui ritornerà in Inghilterra, stavolta al Chelsea. Tra tante polemiche e risultati dimenticabili, come l’uscita ai gironi di Champions, Benitez trascina il Chelsea al terzo posto in campionato e alla vittoria dell’Europa League. Diventando il secondo allenatore a riuscirci con due squadre diverse insieme a Trapattoni.
Dal Napoli ai giorni nostri
A Napoli si conferma vincente alla prima stagione sollevando la Coppa Italia nella tragica notte della finale contro la Fiorentina. La sessione di calciomercato del 2014 non soddisfa il manager spagnolo. Benitez fallisce nella doppia sfida con l’Athletic Bilbao per l’approdo in Champions ed esce in semifinale di Europa League contro il Dnipro, con una scandalosa direzione arbitrale. La consolazione è la Supercoppa vinta contro la Juventus ma la grande delusione resta il 4-2 interno contro la Lazio che significherà l’esclusione dalla massima competizione continentale. Al netto delle vittorie Rafa lascia un indelebile patrimonio dal punto di vista del parco giocatori che farà grande il Napoli.
L’avventura in Cina
Dopo il Napoli la sua avventura manageriale fa un passo indietro. Al Real Madrid fallisce in tutto e per tutto conquistandosi l’esonero ad inizio gennaio. Ritorna così nella sua amata Inghilterra alla guida del Newcastle. Non riesce nell’impresa di salvare i Magpies (le gazzelle), ma resta anche in Championship riportando subito gli inglesi in Premier. Dopo la promozione lascia Newcastle per esplorare l’altra parte del mondo. Va al Dalian in Cina, dove resta per 38 partite senza risultati importanti.
“Tante offerte ma non è ancora il momento”
“Offerte? Ne ho già ricevute più di una in questi mesi, ma non era il momento o il progetto giusto. Vorrei trovare un club con l’ambizione di competere e di lottare per vincere titoli, o per sviluppare un progetto serio che ti porti a raggiungere in seguito quell’obiettivo. Dico sempre che la chiave del successo sta nell’equilibrio, sia in campo tra difesa e attacco, sia nella gestione di un club, unendo l’esperienza ai giovani per raggiungere i propri obiettivi. Le mie esperienze in Premier con Liverpool, Chelsea o Newcastle sono state tutte molto soddisfacenti. Per questo la mia priorità continua ad essere la Premier. La mia famiglia è in Inghilterra ed è la Lega più completa in tutto e per tutto“.
Rafa allontana il Napoli
Benitez, con le dichiarazioni rilasciate al quotidiano spagnolo Marca, sembra allontanare il Napoli e puntare lo sguardo verso la Premier. Il futuro della panchina azzurra non è chiaro. Gattuso lascaerà? Chi sarà il sostituto?
Foto: SSC Napoli
A cura di Raffaele Galasso