Battipaglia, rapinatore tenta di tagliare le dita della sua vittima con una tenaglia: ecco la vicenda
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attipaglia, nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri ,agli ordini del Maggiore Erich Fasolino, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto il cittadino extracomunitario I. S., 26enne di origini marocchine, domiciliato ad Eboli anche se senza una fissa dimora, in quanto ritenuto responsabile di rapina aggravata.
La vicenda: i carabinieri, hanno notato transitare, sulla litoranea di Battipaglia, un’Alfa Romeo 156 Station Wagon con targa bulgara, segnalata quale autovettura utilizzata da alcuni cittadini stranieri per compiere una rapina ai danni di una coppia sabato scorso 3 febbraio, alle ore 23:30 circa. Nella circostanza la coppia, un 28enne di Eboli ed una 47enne di Battipaglia, veniva costretta ad arrestare la marcia della loro Fiat Punto, mentre percorreva via Fosso Pioppo di Battipaglia, da una persona che gli si parava davanti armata di tenaglia e con il volto parzialmente coperto da un cappello. Improvvisamente sopraggiungeva, da una stradina inter-poderale, un’Alfa Romeo 156 Station Wagon che speronava la Fiat Punto nella fiancata destra. Dall’Alfa scendevano altre due persone le quali, unitesi alla prima che nel frattempo sfondava il finestrino del conducente con la tenaglia, rapinavano la coppia dei loro effetti personali, fra cui i telefoni cellulari, il portafogli dell’uomo e la borsa della donna contenente anche 700 euro, ovvero parte dello stipendio prelevato la stessa mattina. Prima di allontanarsi dal luogo, l’uomo che aveva fermato la Punto della coppia intimava, con accento straniero, al giovane conducente di allungargli la mano azionando contemporaneamente la tenaglia.
I Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, notata l’Alfa Romeo segnalata dalla coppia lungo la litoranea, invertivano la marcia dando inizio ad un inseguimento che terminava dopo pochi chilometri. Bloccata la 156, venivano identificate le due persone a bordo, il 26enne marocchino e la compagna, una connazionale coetanea. All’interno dell’Alfa venivano rinvenute anche due torce, due coltelli ed una tenaglia, la stessa utilizzata per la rapina. Il riconoscimento dello straniero come la persona che la sera della rapina aveva bloccata la Punto della coppia sfondando il finestrino del conducente e minacciandolo di tagliargli le dita.
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