b>I nostri governanti asseriscono che l’Italia stia attraversando un periodo di transizione, di relativa quiete dopo la lunga tempesta economica; per loro, “le basi ci sono, come pure le altezze e le foglie secche”.
Tito Michele Boeri, Presidente dell’INPS dal 2014, qualche mese fa aveva affermato che parte della nostra economia era tenuta in piedi dagli extracomunitari: senza il loro contributo lavorativo, le pensioni di vecchiaia degli Italiani, fra qualche decennio avrebbero potuto subire un “fermo biologico”.
Per la transitiva, rappresenterebbero per l’Italia una ricchezza, visto che il contributo degli immigrati all’economia italiana vale 3.9 miliardi di euro, producono il 5,6 del PIL, pagando tasse per 7,6 miliardi di euro.
In questo contesto di cifre, e’ lecito chiedersi se gli italiani lavorino nella loro terra, o ne siano rimasti “orfani” per motivi legati alla crisi che da piu’ di 10 anni attanaglia il nostro Paese.
Il Governo continua a blaterare che si sono ottenuti attraverso la Jobs Act, un milione di posti di lavoro in piu’ rispetto agli ultimi 3 anni, e giorno dopo giorno a questi gia’ inesistenti, se ne aggiungono altre migliaia che si vanno ad accatastare su quelli immaginari precedenti.
Non e’ stato preso in considerazione il fatto che durante il periodo estivo si sviluppa una vampata di lavori temporanei, che si smorza in modo naturale in Autunno al pari delle foglie secche.
Se la litania governativa continuasse, prima delle votazioni sara’ la 1a volta in Italia che l’offerta dei posti lavorativi superera’ la domanda.
Oggi, questa e’ la triste realta’, non una fiction, milioni di Italiani vivono in condizioni da terzo o quarto mondo, mai si erano visti nostri connazionali all’uscita dei supermarket a fare la questua, fra non molto se non si interviene in tempo, stazioneranno vicino ai semafori, lotteranno per avere il posto che per tanti anni e’ stato territorio esclusivo dei nostri cugini di colore, visto che le Caritas ormai sono stracolme.
Nella vita vi sono alti e bassi, per i nostri amati politici i bassi non esistono, la crisi non sanno neppure cosa sia: mangiano, bevono, giocano a fare le “staffette del digiuno”, 5 minuti di astinenza dal cibo possono essere anche salutari per chi e’ abituato a fare 8 poppate al giorno al “refettorio Montecitoriano“..
In questo periodo, tutto va bene “Madama la Marchesa”, i politici camuffano la realta’ con grande nonchalance. L’importante e’ convincere gli elettori della bonta’ dei loro programmi politici; poi come per incanto, se gli Italiani non capissero le loro reali intenzioni, dalle favole si tornera’ alla cruda realta’.
Lo Piano – Saintred
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