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Barano- Di Costanzo: “La partita contro la Puteolana ha rispecchiato la stagione”

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’INTERVISTA- Il possente difensore del Barano ci parla della sua stagione in maglia bianconera commentando anche la retrocessione dei baranesi in Promozione

 

Simone Vicidomini- La stagione del Barano si è conclusa nel peggiore dei modi. Gli aquilotti purtroppo sono retrocessi in Promozione. Fatale è stata la partita persa contro la Puteolana 1902 per 1-0, gara valevole per lo spareggio play-out. A condannare i bianconeri è stato un gol messo a segno ad inizio secondo tempo da Liccardi su calcio piazzato. Ormai sono passate quasi due settimane dal verdetto che ha condannato la squadra di Gianni Di Meglio ad abbandonare la massima categoria regionale, dopo tre anni. Un risultato che ha racchiuso l’intera stagione vissuta alle chianole tra bassi ed alti. Una retrocessione arrivata in virtù di una società assente ma anche dei tanti problemi avuti di natura logistica, che hanno influito molto nel gruppo baranese.  Va dato merito però a mister Gianni Di Meglio che tra le tante problematiche è riuscito comunque a dare un’impronta di gioco con un gruppo molto giovane, dove spesso le prestazioni sono state molto positive. Gli aquilotti certamente nella partita che valeva una stagione intera contro la Puteolana hanno ben figurato,ma si sono fatti beffare dall’unica palla gol che hanno avuto a disposizione. Certamente era una squadra alla portata e soprattutto battibile in partita secca. Pesano certamente le tre nitide occasioni avute sotto porta e non concretizzate in rete. D’altronde questo è stato uno dei tanti fattori che ha condannato più volte il Barano durante il campionato a raccogliere il minimo dei punti a disposizione o spesso beffato nel finale. Nel girone di ritorno il Barano va detto che ha fatto meglio di tutte le formazioni che erano impelagate nella zona bassa della classifica. Comunque per analizzare meglio la stagione fatta dal Barano e capire i motivi che l’anno condannata alla retrocessione, abbiamo deciso di intervistare Antonio Di Costanzo, possente difensore diventato uno dei perni fondamentali nello scacchiere della rosa baranese. Ecco le sue parole.

Di Costanzo, la stagione del Barano in Eccellenza si è fermata allo stadio “Conte” di Pozzuoli contro la Puteolana circa due settimane fa. Come giudica la stagione della sua squadra e soprattutto la sua?

“Sicuramente posso dire anche se non c’entra tanto,di quelli che siamo rimasti nonostante eravamo un gruppo giovane non abbiamo fatto male. Abbiamo avuto molte difficoltà in fase offensiva e se a tratti siamo riusciti ad imporre il nostro gioco. La partita di Pozzuoli ha rispecchiato l’intero campionato giocato. Abbiamo preso gol su un episodio perché si è aperta la barriera e non siamo stati in grado di segnare un gol sulle tre quattro palle gol avute. La mia stagione? Soddisfatto no,perché comunque siamo retrocessi. Oltre agli obiettivi personali, il primo è quello di squadra e purtroppo non siamo stati in grado di raggiungere la salvezza. Penso che poi non è andata così male la mia stagione”.

Secondo lei quali sono stati i motivi o i fattori che hanno condannato il Barano alla retrocessione in Promozione?

“Non penso che siano stati fattori o motivi specifici. Però, noi eravamo una squadra giovane e non sai mai come possono andare le cose. Se ti può rispondere sin da subito raggiungendo l’obiettivo o addirittura fare proprio male. Noi siamo stati abbastanza bravi in un momento della stagione,quando se ne sono andati i così detti big della squadra, siamo stati compatti. La squadra ha dimostrato le sue potenzialità”.

Sono trascorse oltre due settimana dal verdetto che vi ha condannato. Facendo un passo indietro le chiedo, il mister a fine partita vi ha detto qualcosa e se vi siete confrontati con la società prima dei classici saluti di fine stagione ?

“Il mister non ci ha potuto dire più di tanto anche perché è stata l’ennesima partita in cui abbiamo giocato per lunghi tratti della gara solo noi. Io personalmente l’ho sentito, perché oltre al calcio c’è anche un rapporto di amicizia. La società non ci ha detto ancora niente. Dovremmo fare una cena di squadra a breve e non so se qualcuno parlerà”.

C’è stato un momento della stagione in cui il Barano ha ottenuto una serie di risultati positivi, dove anche l’ambiente era apparso molto carico e motivato. Però ad un certo le cose non sono andate come previsto. Cosa è successo esattamente?

“Per noi non è stato un anno facile al di là di tutto quello che è successo,ma soprattutto quando giocavamo sono capitate partite in cui dovevamo raccogliere qualcosa in più e non ci siamo mai riusciti. Quando le cose sono girate nel verso giusto, in cui sono arrivati dei risultati importanti eravamo ad un passo a raggiungere il traguardo. Ci abbiamo creduto fino alla fine e forse nessuna pensava che potevamo salvarci nelle ultime giornate di campionato”.

Mi perdoni la domanda si è sempre parlato di un gruppo compatto ed unito essendo che eravate molto giovani. Lo spogliatoio era davvero così unito o c’era qualche spaccatura ?

“Io personalmente posso dirle che è sempre stato compatto. Abbiamo sempre deciso anche nei momenti più difficili, soprattutto quando dovevamo prendere decisioni contro la società siamo stati uniti prendendo un’unica decisione. Ci siamo sempre aiutati. Lo spogliatoio per me è sempre stato unito dall’inizio fino alla fine”.

Il suo ex compagno di squadra Pistone, in un’intervista ha dichiarato che la società non è mai stata presente,anzi l’unico che c’è sempre stato è mister Gianni Di Meglio. Che idea si è fatto a riguardo e conferma questa ipotesi?

“Purtroppo lui si aspettava tutt’altro e noi che ci giochiamo questa è la dinamica dell’isola. Anche io venendo dal settore giovanile dell’Ischia ero abituato a tutt’altro. La società non era quasi mai presente perché a Barano è una realtà diversa. Se vengono fatte le cose per bene diventa una bella realtà. Il direttore oltre al calcio ha anche il suo lavoro, il Prof Gaudioso ha una certa età e non può stare sempre al campo. Se non conosci queste cose è normale forse ti aspetti di più. Giustamente noi se abbiamo avuto difficoltà calcistiche,anche loro hanno avuto difficoltà a livello di organizzazione come sponsor ecc. Io che ho già vissuto questa realtà lo scorso anno,sapevo a cosa andavo incontro quest’anno. Quello che si preoccupava di più era il mister, giustamente, e poi il team manager Veronica che faceva da tramite con la società”.

La stagione da poco è terminata,però le chiedo c’è la volontà sua di rimanere a Barano nonostante la retrocessione in Promozione?

“Io sono sempre stato una persona che ogni anno vengo chiamato e parlo con tutti quanti e non ho mai negato la mia parola a nessuno. Non so il Barano cosa abbia in mente di fare. Io personalmente non ho sentito nessuno. Non saprei dirle se rimango a Barano o vado da un’altra parte. Per il momento come si vuol dire ho staccato la spina e aspetto una telefonata dalla società per vedere cosa hanno in mente. Ripeto ora non ci penso,perché il malumore per la retrocessione è tanto. E’ una cicatrice fresca sulla mia pelle”.

Restando in tema di squadre isolane,attualmente solo il Real Forio è in Eccellenza,anche se non si sa ancora se disputerà il campionato o farà la Promozione. L’unica squadra attualmente oggi come oggi sicura è l’Ischia. Le chiedo se dovessero arrivare due chiamate da queste rispettive squadre quale sceglierebbe ?

“Certamente Ischia è un progetto ambizioso dove si vuole provare a vincere. Il Forio se il Barano farà domanda di ripescaggio o meno farà certamente un campionato diverso da quello della Promozione. In questo momento non saprei decidere, non perché non voglio decidere ma ho bisogno di valutare anche le mie cose. Per il rapporto di amicizia che ho con il Barano, mi sembra giusto e corretto aspettare prima loro per vedere cosa faranno”.


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