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Castellammare di Stabia

Baby-gang: andarono per suonare e (finalmente?) furono suonati

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Ormai le news delle bravate delle cosiddette baby-gang (che tradotto vuol dire delinquenti in età minore ma, soprattutto, con cervelli minorati e già bacati, quindi, più propriamente: delinquenti in progress) sono così pervasive del nostro quotidiano che quasi non si notano nemmeno più, ormai sono divenute cosa ordinaria. Ma ci sono, e sono fastidiose, moleste ed anche pericolose. Eppure poco si fa, o meglio, poco si è appena cominciato a fare e ci auguriamo che molt’altro si farà, e alla svelta, perché, come dimostra quanto (finalmente?) accaduto a Milano, resta valido il vecchio detto che recita: “tanto tuonò che alla fine piovve”, come anche l’altro: “andarono per suonare e furono suonati”. Francamente una reazione popolana del genere me la sarei aspettato di più a Napoli, ma forse noi napoletani siamo diventati più resilienti a soprusi di vario tipo, inclusi quelli di questi baby-delinquenti che presto diventeranno delinquenti punto e basta.

M

a vediamo quanto è accaduto a Milano a seguito del “tuonare” di questi delinquenti in erba (probabilmente anche fumata).

Serata tranquilla, ieri sera, per un 57enne – dipendente del servizio autotrasporti – che se ne stava tornando tranquillamente a casa col il bus 80 delle linee milanese e se ne stava a parlare, con un collega, con l’autista . Una serata come tantissime altre, insomma, se non fosse stato per quel branco di delinquentelli – quattro 17enni e un 18enne, tutti incensurati – che aveva cominciato prima  a spingerlo per passare, poi ad infastidirlo ed infine,  quando scendono dalla porta del retro, in piazza De Angeli, a litigare con l’uomo che, a sua volta, era sceso per affrontarli  per cui, questa volta, il tutto ha avuto un epilogo diverso (come per la Carmen di Bizet in scena a Firenze il 7 u.s) e, appunto:

“tanto tuonò che alla fine piovve” come anche: “andarono per suonare e furono suonati”.

E sì, perché il 57enne, al suono dei loro “tuoni”, è sceso a sua volta e li ha affrontati facendo apparire un coltellino che aveva in tasca e che ha estratto accoltellando, al fianco, uno dei piccoli delinquenti, un 17enne, rovinando così il festino al branco vigliaccoso dei piccoli delinquenti modificandone l’esito finale mentre lui, a sua volta,  veniva spintonato fino a sbattere contro un taxi parcheggiato.

A seguito di tale reazione l’aggressione si è fermata ed il 17enne, soccorso, è stato trasportato al Fatebenefratelli dove è tuttora in prognosi riservata sebbene non in pericolo di vita.

Al San Paolo, invece, è stato portato anche il 58enne per essere medicato di alcune contusioni al volto. Dopodiché è stato denunciato dai carabinieri per lesioni personali aggravate (e per aver rovinato la serata e la festa ai piccoli delinquenti no? Poverini, erano lì per divertirsi, per trascorrere, magari annoiati, la serata e questo ….. si permette di reagire alle spinte e agli insulti: ma in che mondo viviamo. Poveri ragazzucci – SIC!).

E al branco? Per ora c’è solo il ricoverato che suscita umana pena che però, confidiamo, si trasformi poi anche in pena da scontare, possibilmente con gli altri del branco, e che non si tirino fuori le solite ed attese giustificazioni farlocche di psicologi e altri tendenti non solo a giustificarne l’azione, ma anche a compatirli, poveretti, dimentichi del fatto che gli unici veramente da “compatire” sono le vittime quotidiane (spesso giovanissimi o anziani, mai gente in grado di difendersi) di questi delinquenti in progress che spesso agiscono così anche per accreditarsi tra di loro, sul territorio e verso quelli che hanno cominciato a delinquere prima di loro, i “boss” del crimine.

Questa la cronaca e l’epilogo di una ormai “normale” giornata per un normale cittadino soprattutto se minorenne o comunque “debole”. Come spesso accade esiste anche un’altra versione dell’episodio che comunque non ne cambia ne la natura ne la conclusione.

Secondo quanto precisato dagli investigatori, infatti, sembra che la prima chiamata di soccorso sia arrivata alle 22, quando un passeggero di 29 anni ha segnalato la lite sul bus della linea 80. E fin qui tutto è uguale. Poi differisce un pò dal momento che, a quanto viene raccontato, sembra che in via Capecelatro, in zona San Siro, un gruppo di ragazzi abbia bloccato le porte e ritardato la partenza del mezzo per consentire ad altri amici di raggiungerlo. Il comportamento ha infastidito il 56enne che ha così avuto uno scambio di insulti con i giovani. In piazza De Angeli sono scesi sia i ragazzi sia l’uomo, che è stato aggredito fisicamente. A quel punto ha estratto dal proprio borsello un coltellino multiuso con lama di circa 7 cm con il quale ha colpito all’addome uno di loro, il 17enne.

QUESTI I FATTI CHE, COMUNQUE LI SI VEDANO E SIANO ANDATI, ci dicono che se chi di dovere non ci porrà fine, ci sarà da scommettere che ai tanti fulmini e al tuonare sempre più frequente, potrà seguire – questa sì naturale e logica conseguenza – una pioggia più o meno intensa, magari anche un nubifragio. Meglio quindi prevenire costruendo solidi argini di civiltà, educazione, controllo e prevenzione. No?

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