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Atletico-Roma, Di Francesco: “Dobbiamo cercare di qualificarci e magari arrivare primi”. Perotti: “Il rinnovo sarebbe un premio”

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OTIZIE AS ROMA – Dopo l’importante vittoria ottenuta nel derby, che le ha consentito di scavalcare la Lazio in classifica e di guadagnare 3 punti sulla Juventus (battuta a Genova dalla Sampdoria) la Roma è pronta a ricominciare. Domani sera nel nuovissimo e avveniristico stadio Wanda Metropolitano gli uomini di Eusebio Di Francesco affronteranno l?atletico Madrid in crisi di risultati europei. Soltanto 2 i punti racimolati finora dalla squadra di Simeone, che addirittura vincendo contro i giallorossi rischierebbero ugualmente di ritrovarsi fuori dalla massima competizione europea per club. Come di consueto, il tecnico della Roma ha risposto (da Madrid) alle domande dei cronisti. Ecco le sue dichiarazioni:

“Abbiamo affrontato alla grande il derby e sono sicuro che i ragazzi affronteranno questa gara al meglio. Abbiamo di fronte una squadra che in Europa ha fatto sempre bene, abbiamo un margine di vantaggio, ma non ci dobbiamo accontentare serve determinazione per portare a casa un risultato positivo. Sono non carichi di più, riguardo a Nainggolan è convocato quindi disponibile. Gerson è una possibilità. Sapete bene che oggi sulla formazione non dico niente saprete tutto domani. L’ Atletico? Ho visto le ultime loro gare e sono sempre aggressivi e lo sarà ancora di più domani. Noi dovremo essere bravi a rispondere colpo su colpo, sapendo che loro sono molto forti e questo è un campo difficile. Dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo crescendo tanto. A Genova non ci sto pensando, non fa parte del mio modo di vivere la gara. Sceglierò i giocatori più idonei per vincere la partita. Ho ricordi di Simeone giocatore, che ha riportato le sue caratteristiche sulla panchina. Della partita al Vicente Calderon ricordo il pubblico, veramente molto caldo. Ma due grandi gare sia andate che ritorno, nonostante qualche errore. Io non devo conquistare l’ambiente fuori, quella è una conseguenza, devo conquistare i calciatori. Loro con l’atteggiamento poi trascinano il pubblico. Io sono a disposizione dei calciatori per cercare di migliorare. Roma ti fa accontentare spesso ed io non voglio questo. Non mi aspettavo che l’Atletico avesse due punti. Al di là di questo noi abbiamo fatto veramente bene, forse meritavamo addirittura i tre punti a Londra. Noi dobbiamo cercare di qualificarci e magari di arrivare primi”.

Presente in conferenza stampa anche Perotti. Queste le sue parole: “Per fortuna sto vedendo più la porta, era importante ed è una cosa che mi è sempre mancata in carriera. Ora mi godo questo momento, è importante per aiutare la squadra ed è quello che voglio sempre. Se il gol lo fanno altri è lo stesso ma sicuramente mi piace segnare. Sicuramente penso che adesso la mia maniera di giocare è più completa, ero sempre abituato a giocare troppo aperto e a ricevere palla largo. Ora provo a prendere palla tra le linee e puntare di più il centrale e non solo il terzino per essere più vicino alla porta. Questo mi aiuta a trovare più facilmente la via del gol. L’Atletico? Sappiamo di cosa sono capaci, non li diamo per spacciati e sappiamo come il tecnico motivi i suoi giocatori, specialmente quando giocano davanti al loro pubblico. Noi sappiamo di avere delle possibilità, abbiamo a disposizione due risultati su tre ma per esperienza diretta so che è difficile affrontare questa squadra soprattutto quando giocano in casa. Mi aspetto una squadra che deve vincere per forza, ha giocatori forti che segnano tanti gol e un allenatore che sa come motivarli. Forse è vero che il pareggio dell’andata è stato determinante e ha indirizzato le cose, loro hanno avuto le occasioni migliori come con Saul all’ultimo, se avesse segnato sarebbe stato tutto diverso. Iniziare vincendo o perdendo cambia le cose, anche se nessuno si aspettava che l’Atletico non vincesse contro il il Qarabag, è quello che sta facendo la differenza. Il rinnovo sarebbe un premio, sono contento qua e lo è anche la mia famiglia, mi piacerebbe rimanere tanto tempo, sarebbe il culmine della mia rinascita nel calcio.

 

Claudia Demenicacopyright-vivicentro


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