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Atalanta-Roma, Spalletti: “Bisogna combattere respiro dopo respiro. Noi sempre bellissimi se vogliamo i 3 punti”

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OTIZIE AS ROMA – Al rientro dalla pausa per le Nazionali, la Roma sarà ospitata da una delle squadre più in forma della nostra Serie A. L’Atalanta, infatti, con 6 vittorie ed un solo pareggio nelle ultime 7 partite disputate sta sorprendendo tifosi ed addetti ai lavori. L’appuntamento è per domani alle ore 15 allAtleti Azzurri d’Italia di Bergamo, dove la Roma dovrà fare di tutto per prendersi in 3 punti se vuole rimanere agganciata al treno scudetto. Luciano Spalletti è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia di questo delicato match. Queste le sue dichiarazioni:

“Mario Rui gioca sabato prossimo con la Primavera contro il Bologna. Si sta preparando ad affrontare questa partita e poi se le risposte son positive rientra con noi la settimana successiva. Florenzi e Nura proseguono il percorso riabilitativo”.

Quanto è stato importante in questi giorni lavorare con Nainggolan e Strootman in vista del ciclo difficile da qui a Natale?
Fondamentale per il lavoro fisico, per riprender senza dare quegli strappi che vanno oltre le possibilità del momento. L’attrazione che dà giocare in nazionale ti porta spesso oltre il limite. Le risposte, infatti, sono state molto positive”.

Sull’Atalanta, la Roma se la vedrà con la squadra rivelazione del campionato?
“Sì, è una delle migliori del nostro campionato. Lo fanno vedere con i numeri e con il gioco che esprimono. Se le sono meritate tutte le loro vittorie. Dobbiamo essere pronti a combattere. Il loro mister è bravissimo. Danno sempre il massimo sotto l’aspetto della battaglia e riescono a creare con i duelli individuali il risultato della partita perché riescono a portarne a casa diversi di questi duelli. Noi dobbiamo combattere respiro dopo respiro con loro”.

Florenzi giocando le 2 fasi garantiva una difesa a 3 e mezzo. Con Bruno Peres è possibile fare altrettanto?
“Sì, secondo me sì. È che poi ne potevi avere di 3 e mezzo uno che parte da dietro e va a fare il mezzo in avanti e uno che parte davanti e ti fa il mezzo all’indietro. La posizione del mezzo si può raggiungere partendo da dietro e da avanti. Mentre a Peres gli puoi chiedere solo quella da dietro a Florenzi anche quella partendo da avanti. Però siamo coperti perché quando l’ho chiesto a El Shaarawy, Perotti e Radja (Nainggolan, ndr) lo hanno fatto in maniera impeccabile”.

Cosa ha provato quando Dzeko ha tirato giù i pantaloncini in nazionale? È stato abbastanza cattivo?
“Non ho provato niente perché non ha portato a casa il massimo dell’episodio, anzi. Ha fatto vedere che il suo tallone d’Achille è ancora quello. Deve ancora imparare qualcosa nel saper scegliere l’atteggiamento ed il momento”.

Ha parlato con Peres dopo l’incidente della settimana scorsa?
Si parla di tutto quello che succede ai miei calciatori. Cosa le interessava di preciso?”

Si è arrabbiato?
“Era più dispiaciuto lui di me, poi è chiaro che da dirgli qualcosa io ce l’ho perché devo salvaguardare l’immagine della Roma. Però succede, Succedono anche a lei gli incidenti, no? Dobbiamo stare attenti”.

Mancano 33 giorni alla fine dell’anno solare. Ci sono 8 partite. Allegri ha dato 3 compiti alla Juve tra cui quello di finire davanti alla Roma. Lei ha dato qualche compito ai suoi giocatori?
“Non ci avevo pensato, ma lei mi ha dato uno spunto. Per essere bravi a mirare la Juve noi bisogna fare come fanno loro. Se si fa come loro manca poco per raggiungerli, altrimenti manca molto. Il mestiere che hanno loro a portare a casa certi risultati. Bisogna vincere l stesse partite, avere i loro obiettivi anche se per qualcuno non si fa in tempo perché non ce lo mettono a disposizione. La bravura nel cogliere l’attimo, a saper valutare bene qual è il momento importante. Loro son bravi a far questo. Ora gli viene fatto l’appunto che non giocano un bellissimo calcio ma se avranno la squadra che gioca un calcio migliore in avanti aumenteranno la loro qualità. Noi abbiamo invece bisogno di essere sempre bellissimi per portare a casa i 3 punti”.

Legando la sua permanenza a Roma ai risultati della squadra, non si rischia di fare tardi sui programmi futuri?
“È tutto giusto ma per stare alla Roma bisogna fare risultati e c’è anche la mia valutazione. A volte la Roma ha fatto contratti ad allenatori che ha mandato via dopo poco ed ha dovuto pagare anche dopo averli mandati via. Questo non mi sembra corretto. Ogni tanto sbagliano nelle valutazioni e io voglio aiutarli a non sbagliare. Io sono uno che vuole dimostrare con la qualità del lavoro. Dopo 12 partite non si può dire di aver fatto un buon lavoro e la società poi deve organizzarsi a prevenire tutto. Deve cominciare a guardare i giocatori come sta facendo. La Roma è in crescita continua, si sta strutturando. Tutti hanno dei ruoli, tutti lavorano”.

Ventura ha detto di De Rossi che è rinato. Lo ha visto anche lei e quanto c’è di Spalletti?
“Lavoriamo in maniera corretta e seria, i giocatori hanno pensieri importanti sull’obiettivo futuro e Daniele sta dentro questo discorso. In questo periodo è stata una crescita costante la sua, è un calciatore importante che dobbiamo continuare a stimolare”.

Come valuta la richiesta di Ventura di iniziare il campionato il 13 agosto in vista della sfida con la Spagna?
“Ventura è uno bravo e attento e tutti siamo un po’ tifosi della Nazionale. Se lui ha questa esigenza bisogna tentare di accontentarlo perché la Nazionale è la squadra dell’Italia. Da parte mia è quasi un sì”.

 


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