Anche Insigne si era sentito offeso per i cori contro i napoletani
Siamo alle solite: in Atalanta-Napoli si è verificato l’ennesimo episodio di razzismo, un razzismo a tuttotondo, quello dei bergamaschi, volto a colpire chiunque fosse diverso da loro per provenienza territoriale e per colore della pelle.
Nel day-after della gara tra orobici e partenopei, Il Mattino svela un retroscena sull’episodio avvenuto dopo il gol di Mertens:
“In campo, dopo il gol di Mertens, è venuta fuori la rabbia di Kalidou verso la curva nerazzura. Si è calmato solo quando l’arbitro Orsato lo ha rassicurato. Solo in quel momento Koulibaly ha ripreso la via del centrocampo. Dopo aver subito i ‘buu’ beceri della curva atalantina, dopo essere stato sfiorato da alcune bottiglie lanciate dagli spalti, dopo aver subito ogni tipo di insulto. Era andato da Mertens per gioire con lui dopo il gol del vantaggio. Lui, simbolo ogni volta che può, dell’integrazione avrebbe voluto far interrompere la partita. Avrebbe voluto mettere a tacere quegli ululati insopportabili. E lo stesso avrebbe voluto fare Insigne, perché quel ‘terroni terroni’ che tante volte il pubblico sugli spalti – anche quello della tribuna centrale – intonava contro gli azzurri era per lui una specie di lancia nel costato”
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