Nel testo rilasciato nella notte dal Consiglio di sicurezza non si fa nessun riferimento alla morte del religioso che ha causato la violenta reazione della comunità sciita in tutto il mondo.
NEW YORK – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato l’Iran per l’assalto all’ambasciata saudita a Teheran ma non l’Arabia Saudita per l’uccisione della guida religiosa che ha causato la violenta reazione della comunità sciita in tutto il mondo. Dopo la morte di Nimr al-Nimr in Arabia Saudita, l’Onu ha invitato l’Iran a rispettare i suoi obblighi internazionali di proteggere le sedi diplomatiche.
“I membri del Consiglio di sicurezza condannano nei termini più forti gli attacchi contro l’ambasciata del Regno dell’Arabia Saudita a Teheran e contro il suo consolato generale a Mashhad nella Repubblica islamica dell’Iran”, recita il comunicato. Esprimendo “profonda preoccupazione” per gli attacchi, il consiglio ha “chiesto alle autorità iraniane di proteggere i beni consolari e diplomatici, oltre al personale, e di rispettare i loro obblighi internazionali a riguardo”. Inoltre le parti vengono invitate a “mantenere il dialogo e a ridurre le tensioni nella regione”.
La dichiarazione è stata rilasciata dopo la prima riunione dell’anno del Consiglio, che nel mese di gennaio è presieduto dall’Uruguay. Nel testo non si fa alcun riferimento alla morte del religioso, condannando solo gli attacchi all’ambasciata di Riad a Teheran e al consolato saudita a Mashhad. A seguito di questo, l’Arabia Saudita ha deciso di rompere i rapporti diplomatici con l’Iran.
Il Kuwait intanto, a seguito degli attacchi all’ambasciata saudita, ha richiamato il suo ambasciatore in Iran.
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