La Polizia di Stato di Agrigento ha arrestato un tunisino con diverse identità false e ad una di queste risultava un ordine di espulsione.
Nel pomeriggio del 22.11.2020, la Polizia di Stato di Agrigento traeva in arresto un cittadino Tunisino che nelle ore precedenti, dopo essere stato sottoposto ad accertamenti sanitari presso il locala nosocomio, veniva condotto alla Caserma “Anghelone”, al fine della sua compiuta identificazione, mediante sottoposizione a rilievi fotosegnaletici e dattiloscopici, presso il locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.
span style="font-size: 14pt;">Arrestato tunisino con diversi alias, cioè identità false
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All’esito di tali procedure, si appurava che il cittadino tunisino, risultava avere diversi alias, cioè identità false e ad una di queste risultava collegato un ordine di espulsione dal territorio dello Stato, disposto con ordinanza di applicazione della Misura di Sicurezza dell’espulsione dal territorio dello Stato, emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia.
Tale provvedimento era stato eseguito da personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Trapani e che l’uomo era stato rimpatriato lo scorso anno.
Pertanto, gli uomini dell’U.P.G.S.P. (L’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico è un ufficio operativo della Polizia di Stato presente in tutte le questure d’Italia che si occupa principalmente di servizi di pronto intervento su richiesta dei cittadini) traevano in arresto il cittadino tunisino per il reato di “violazione della Misura di Sicurezza dell’espulsione dello straniero dal territorio dello Stato” atto formalmente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
L’opinione.
Quanto sopra e di seguito riportato, è significativo di come funziona l’Italia “All’esito di tali procedure, si appurava che il cittadino tunisino, risultava avere diversi alias, cioè identità false e ad una di queste risultava collegato un ordine di espulsione dal territorio dello Stato, disposto con ordinanza di applicazione della Misura di Sicurezza dell’espulsione dal territorio dello Stato, emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia”. Cioè la Magistratura ha disposto un decreto di espulsione ad una identità falsa ? Ma non ci sono controlli incrociati o verifica delle impronte digitali ? Poi non ci stupiamo quando le altre Nazioni ci definiscono “il ventre molle” dell’Europa.
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