Catello Martino, 52 anni, è stato arrestato per l’omicidio di Alfonso Fontana legato al clan D’Alessandro a Castellammare di Stabia.Il contesto criminale locale sottolinea l’importanza dell’operazione delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata.
Arrestato Catello Martino: ‘o puparuolo!
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rrestato a Castellammare Catello Martino, 52 anni, affiliato al clan D’Alessandro.
Soprannominato ‘o puparuolo, è accusato dell’omicidio di Alfonso Fontana, 24enne, avvenuto nei pressi del tribunale di Torre Annunziata il 8 febbraio.Il pluripregiudicato Martino è stato catturato ieri dopo dieci giorni di ricerche.
Le autorità hanno eseguito il fermo della DDA, indicandolo come l’esecutore materiale dell’omicidio di camorra.Fontana, anch’egli pregiudicato stabiese, è stato assassinato in un agguato.
La vittima era legata al clan D’Alessandro, mentre Martino è stato individuato nella sua residenza a Castellammare di Stabia.Il contesto criminale della zona ha reso il caso di particolare rilevanza.
I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno completato l’operazione.Il fermo è stato notificato a Martino, che ha una lunga storia criminale.
L’uccisione di Fontana, avvenuta vicino al tribunale, ha scosso la comunità locale.Gli inquirenti ritengono che Martino abbia agito come esecutore materiale nell’ambito dei loschi affari del clan D’Alessandro.
L’individuazione e l’arresto di Martino rappresentano un passo importante per la giustizia, evidenziando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata nella zona.La vittima, Fontana, già coinvolta in attività criminali, è stata colpita in un agguato vicino al tribunale, sottolineando l’audacia dei criminali nell’agire in luoghi pubblici.
Il coinvolgimento di Martino nei loschi traffici del clan D’Alessandro, unito alla sua lunga lista di precedenti penali, solleva interrogativi sulla gestione della criminalità nella zona.Le autorità sperano che l’arresto di Martino porti a ulteriori sviluppi investigativi, contribuendo a smantellare le reti criminali locali e a garantire maggiore sicurezza alla comunità.