Arci Ragazzi Portici presenta il progetto “UpGrad_Me”: un progetto per aiutare giovani a rischio e migranti a proporsi efficacemente nel mercato del lavoro
Come si entra nel mercato del lavoro? Quali sono gli strumenti a disposizione dei giovani (e non solo) per presentare una domanda di candidatura efficace? Queste sono solo alcune delle domande a cui i ragazzi e le ragazze di “UpGrad_Me” stanno cercando di rispondere.
Collocato nell’ambito del programma “Partenariati strategici-Erasmus+” dell’Unione Europea, il progetto ha come scopo quello di realizzare un manuale attraverso il quale gli Youth Worker europei insegneranno a migranti e a giovani a rischio i metodi più efficaci per proporsi sul mercato del lavoro.
Il progetto, ideato dall’associazione African Media Association (Malta), insieme ai partner internazionali Solidaridad Sin Fronteras (Spagna) e ArciRagazzi Portici (Italia), è stato articolato in più fasi. Dopo una prima fase di ricerca, durante la quale attraverso dei questionari i progettisti hanno ascoltato l’opinione di diversi imprenditori dei tre Paesi coinvolti, ora è arrivato il momento della stesura del manuale. Al contempo, a Portici, si è avviata una fase sperimentale durante la quale verranno messe in pratica le conoscenze acquisite. Ad occuparsi della fase di ricerca sul territorio italiano è stata Angela Visconti che, ascoltata dalla redazione di ViViCentro.it, ha presentato alcune rilevanze ottenute dalle risposte fornite dagli imprenditori: “I potenziali datori di lavoro italiani, contrariamente ai loro corrispettivi spagnoli e maltesi, hanno ammesso di non aver mai ricevuto una candidatura tramite video. Si tratta di una tipologia di presentazione quasi per nulla diffusa nel nostro Paese, ma che all’estero sta riscuotendo molto successo. Gli imprenditori locali hanno però affermato di apprezzare molto l’idea e che sarebbero molto propensi a ricevere questo tipo di presentazioni.”
Ad esporre ulteriormente i pregi della presentazione video, è Pierluigi De Masi, che si sta interfacciando con i primi ragazzi coinvolti nel training: “Il video curriculum permette sia al potenziale datore di lavoro che al richiedente di ridurre i tempi e ammortizzare i costi. Al tempo stesso, la presentazione tramite video fornisce al reclutatore un’idea più chiara di chi poi si troverà difronte al colloquio finale. I benefici sono tanti anche per i ragazzi che in questo modo hanno l’opportunità di mostrare la loro reale personalità che viene inevitabilmente abbozzata sul curriculum cartaceo“.
“Un aspetto molto interessante emerso dalla ricerca, è che gli imprenditori italiani hanno dato molta più importanza al tipo di carattere e all’aspetto del candidato. Hanno espresso preferenze verso le persone solari, pulite e ben curate nell’aspetto. Invece gli imprenditori maltesi e spagnoli hanno dato molto rilievo alla religione e alle preferenze politiche del candidato.” continua Angela Visconti.
Il manuale sarà uno strumento utilissimo grazie al quale gli Youth Worker di tutta Europa potranno insegnare ai migranti, o a persone che per diversi motivi non hanno mai avuto l’opportunità di interagire con un computer, le basi per presentare candidature online. A partire dall’utilizzo della tecnologia (computer, smartphone, tablet…), alla compilazione del curriculum cartaceo fino, appunto, alla registrazione dei video curriculum.
“Stiamo parlando di ragazzi che probabilmente non hanno mai avuto occasione di stare davanti a una telecamera per parlare della propria vita, delle proprie competenze e delle proprie ambizioni” spiega De Masi che ha aiutato i primi migranti a sciogliersi davanti alla telecamera. “C’è bisogno di pazienza, bisogna raccogliere le idee e poi provare e riprovare finchè non si ottiene una buona presentazione. In quel momento la telecamera diventa lo specchio della vita“.
“All’inizio sembra difficile, ma i miglioramenti sono immediati. Questi ragazzi assorbono come spugne gli insegnamenti”.
A fornire un valido strumento per la realizzazione dei video curriculum è stato il Media Partner di UpGrad_Me, l’app KineMaster, che ha regalato ai partecipanti dei codici per sbloccare funzionalità avanzate. Attraverso l’app, disponibile su diverse piattaforme, i candidati possono facilmente editare i video, aggiungendo didascalie e suddividendo il filmato in vari spezzoni.
Una volta terminata questa fase del progetto, i primi video curriculum verranno sottoposti agli imprenditori italiani, spagnoli e maltesi che potranno esprimere le proprie opinioni al riguardo.
“Sarà un momento importante del progetto che permetterà di migliorare ulteriormente il manuale” spiega Paola Schettini, project coordinator di ArciRagazzi Portici.
“La guida che stiamo realizzando verrà poi inserita nel circuito europeo e sarà a disposizione di tutte le associazioni che si occupano di minori a rischio e accoglienza nell’Unione Europea.”
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IPRODUZIONE RISERVATA
A cura di Mario Calabrese
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