Si è svolta, a Palazzo Chigi, la riunione del Consiglio dei Ministri per l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis. Al termine il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il Vice Presidente Matteo Salvini ed il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti hanno tenuto una conferenza stampa. Tra le misure: contrasto ai trafficanti di esseri umani, stretta sugli episodi di violenza durante le pubbliche manifestazioni e inasprimento di pene per chi aggredisce gli operatori di polizia
Approvato il decreto sicurezza bis: cosa prevede
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- Questi, in breve, i punti salienti sui quali ha puntato il vicepremier, nonché Ministro degli interni, Salvini.
- Nella conferenza stampa ha parlato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha detto:
- E, sull’approvazione del Decreto di Sicurezza Bis, si è fatto sentire anche l’altro vice premier, Di Maio, che ha dichiarato:
È stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto sicurezza bis. L’approvazione è stata anticipata da fonti governative leghiste al termine della riunione durata circa un’ora, e dettagliata poi dalla conferenza stampa nella quale Salvini ha esordito con “Habemus decretum: è un passo in avanti per la sicurezza“.
È un vicepremier e ministro dell’Interno palesamente tronfio e sodisfatto quello che si è presentato nella sala della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto sicurezza bis.
Salvini ha aperto le sue dichiarazioni partendo dal suo cavallo di battaglia: la lotta ai migranti che lui chiama: “contrasto ai trafficanti”, e quindi afferma, immediatamente che:
“Nel contrasto ai trafficanti di esseri umani potranno essere usati agenti sotto copertura, anche ricorendo allo strumento delle intercettazioni […] Sia sul primo che sul secondo decreto sulla sicurezza siamo tranquilli. Questi decreti sono rispettosi di qualunque norma vigente in Italia e all’estero”
“Il decreto sicurezza bis prevede, tra l’altro, la confisca della nave per coloro che ripetutamente non ottemperano ai divieti di ingresso nelle acque territoriali e una multa da 10 a 50 mila euro per comandante, proprietario e armatore”.
e su questo, il ministro dell’Interno Salvini ci ha tenuto a far sapere che non ci sono profili di incostituzionalità. Insomma, come si suol dire: Excusatio non petita, accusatio manifesta (“Scusa non richiesta, accusa manifesta”,alias: “Chi si scusa si accusa”).
Poi, passando ad altro punto del decreto, vestendo le vesti di buonista e dimenticando tutte le azioni preventive (petite o non petite) della Digos contro cittadini innocui, anche donne, e contro striscioni ancor meno innocui, annuncia che:
“Sono i diciotto articoli pronti, rivisti e rimeditati da tempo. Tre le finalità: lotta all’immigrazione clandestina, al centro anche del comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolto stamattina e registra notevoli passi in avanti; c’è un capitolo cui tengo particolarmente che inasprisce le sanzioni per chi agisce con caschi, bastoni o mazze contro le forze dell’ordine; c’è l’assunzione di 800 uomini e donne di personale amministrativo per gli uffici giudiziari, per 28 milioni di euro, per eseguire le pene dei condannati in via definitiva che sono 12mila solo a Napoli e provincia”.
“Gli episodi di violenze durante pubbliche manifestazioni debbono prevedere un concreto pericolo per le persone. La libertà di pensiero degli italiani”.
Questi, in breve, i punti salienti sui quali ha puntato il vicepremier, nonché Ministro degli interni, Salvini.
Migranti
Scompare il riferimento diretto alle attività di soccorso dei migranti, ma l’articolo 1 prevede che il ministro dell’Interno possa «limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica» ovvero quando si concretizzano le condizioni di cui all’articolo 19 della Convenzione di Montego Bay . Il provvedimento viene adottato «di concerto con il ministro della Difesa e con il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il presidente del Consiglio dei ministri».
In caso di violazione del divieto notificato al comandante e, se possibile, all’armatore e al proprietario della nave «si applica a ciascuno di essi la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000». In caso di reiterazione, scatta «la sanzione accessoria della confisca della nave, procedendo immediatamente a sequestro cautelare». A irrogare le sanzioni è il prefetto territorialmente competente.
Manifestazioni pubbliche
L’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo che renda difficile il riconoscimento della persona in caso di manifestazioni viene punito «con l’arresto da due a 3 anni e con l’ammenda da 2.000 a 6.000 euro».
Spazza-clan
L’articolo 8 prevede che per smaltire l’arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze penali di condanna, «il ministero della Giustizia è autorizzato ad assumere, per il biennio 2019-2020, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale un contingente massimo di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale».
Gli oneri relativi sono quantificati in 3.518.433 euro per il 2019 e in 24.629.026 euro per il 2020. Per le esigenze di sicurezza legate allo svolgimento dell’Universiade Napoli 2019 , il contingente di personale delle forze armate «limitatamente ai servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili», è incrementato, a partire dal 20 giugno e fino al 14 luglio 2019, «di ulteriori 500 unità». Autorizzata la spesa di 1.214.141 euro per il personale.
Manifestazioni sportive
Il capo III si occupa di violenza nelle manifestazioni sportive. Il questore può disporre il divieto di accesso ai luoghi in cui tali manifestazioni si svolgono nei confronti di «coloro che risultino denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza»; «coloro che risultino avere tenuto, anche all’estero, sia singolarmente che in gruppo, una condotta finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione»; «coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti» per tutta una serie di reati.
Nella conferenza stampa ha parlato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha detto:
“Il presidente del Consiglio se non avesse delega per sedersi a un Consiglio europeo allora non partirebbe, sarebbe sfiduciato: è la logica della grammatica costituzionale. Ai giornalisti piace parlare di mandato pieno, mezzo mandato, un quarto di mandato. Se un giorno dovessi sentire di non avere piena delega e mandato pieno delle forze politiche ne trarrei immediatamente le conseguenze: sarebbe la crisi più trasparente possibile”.
Per chi volesse approfondire, ed ascoltare di persona, rendiamo disponibile l’intera conferenza stampa:
E, sull’approvazione del Decreto di Sicurezza Bis, si è fatto sentire anche l’altro vice premier, Di Maio, che ha dichiarato:
“Il decreto sicurezza è un inizio e mi auguro che in fase di riconversione il Parlamento lavori a un rafforzamento delle misure per i rimpatri dei migranti irregolari. Parliamo di centinaia di migliaia di persone non identificate che girano liberamente in Italia. Alla luce degli ultimi fatti di cronaca è opportuno che si affronti il tema seriamente e in tempi certi. Sono troppi i circa 500mila irregolari in Italia. Bisogna lavorare sul profilo internazionale in modo più approfondito e lo faremo da squadra”.
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