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ualche mese fa in un nostro articolo abbiamo paragonato la Juve Stabia di Fontana al Napoli di Sarri. Il raffronto si basava sul 4-3-3 spumeggiante messo in pratica da entrambe le formazioni. Ora, a distanza di mesi, ci sentiamo di avvicinare le Vespe alla Juve..ntus di Massimiliano Allegri.
Il confronto potrebbe apparire a dir poco assurdo ma vi spieghiamo perché non è così.
Qualche settimana fa, dopo la sberla col Genoa, Allegri ha rivoluzionato il suo credo tattico, dando un’impronta nettamente più offensiva alla sua squadra.
Mandzukic ha preso stabilmente il posto di un centrocampista nello scacchiere di Allegri ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
È questo mettersi in gioco che vorremmo vedere applicato anche alla Juve Stabia.
Inutile girarci intorno, le Vespe stanno vivendo il momento più delicato della stagione e dedicarsi alla caccia alle streghe cercando i responsabili serve a poco.
Conta studiare soluzioni per tornare alla brillantezza di un tempo o, in alternativa, ad una nuova brillantezza.
Allora perché non provare a rendere meno passiva la squadra vista nelle ultime settimane?
Il 4-3-3 tanto caro a Fontana potrebbe lasciare momentaneamente il posto ad un sistema diverso, più offensivo ed in cui un’altra punta possa affiancare Daniele Paponi.
Gli avanti di qualità non mancano certo all’organico di Fontana ed in tanti potrebbero duettare bene con Paoponi, attaccante che lotta e fa a sportellate con i difensori avversari, senza disdegnare un buon senso del gol.
Allora perché non testare un 4-4-2 con più di una bocca di fuoco?
La mediana potrebbe passare a quattro con uno tra Lisi e Kanoute su una fascia ed uno tra Marotta e Cutolo dall’altra. A ciò si aggiunga che Cutolo e Kanoute sono in grado di ricoprire anche le vesti di seconda punta.
Accanto a Capitan Capodaglio di volta in volta, ed in base all’avversario ed al match, si alternerebbero la qualità di Izzillo e Mastalli o i muscoli di Salvi e Matute.
In una situazione del genere, con una Juve Stabia che arranca, bisogna anche saper azzardare per invertire la rotta.
Tentare non costa nulla, del resto ogni tanto fa bene cambiare idea.
Passare al doppio attaccante potrebbe dare un pizzico di verve in più alla squadra.
Del resto lo diceva anche lo spot di un famoso gelato: “two is megl che one”
Raffaele Izzo