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l termine “orfano”, di per sé non suscita sensazioni positive, solitamente rimandando all’assenza della mamma o del papà di una persona. Nella Juve Stabia, però, l’accezione va corretta perché le Vespe, ad oggi, sono orfane non del papà bensì del Papo, ossia di Daniele Paponi. Lo stiramento di secondo grado che il numero 10 gialloblù ha accusato nella gara interna contro il Francavilla è un evento che sta incidendo non poco sul rendimento della Juve Stabia.
Con Paponi fermo ai box, le Vespe sono tornate a terra proprio quando il pungiglione sembrava essere ben appuntito, rallentando quella che era una autentica risalita in classifica. Non è certo un caso che l’ultima vittoria in campionato dei gialloblù porti la firma proprio di Paponi, che con la sua zampata ha reso vittorioso il ritorno al Menti, contro il Rende.
Fino alla gara con il Francavilla, la favola 2.0 di Paponi alla Juve Stabia era apparsa pressoché perfetta. Dopo la scelta della punta ex Latina di spalmare il suo ingaggio, venendo incontro alle esigenze della Società, si era visto già in estate un Paponi tirato a lucido.
Doppietta pesante nella gara di Coppa Italia di Ascoli, derby per un anconetano doc come lui, ed abito da leader cucito su misura per Paponi. Come accadde anni fa per Danilevicius, anche per Paponi la Tim Cup aveva cambiato la storia, trasformandolo nel trascinatore delle Vespe.
Alle prodezze in Coppa Italia, infatti, sono poi seguite quelle in campionato, dove il 10 gialloblù ha timbrato il cartellino già cinque volte. Tra le realizzazioni più importanti, quella appunto con il Rende, e quella nel derby contro la Paganese, decisiva per la vittoria della Juve Stabia.
A prescindere dalle reti, l’attaccante di Ancona ha acquisito la consapevolezza del leader, da esternare con i giusti atteggiamenti prima ancora che con le parole. Massimo impegno in campo, anche quando la gara non è piacevole per una punta come lui, ripiegamenti difensivi, movimenti a beneficio dei compagni, contrasti con gli avversari e consigli agli elementi più giovani: nelle prestazioni di Paponi la priorità è sempre stata la squadra.
Facile quindi immaginare la difficoltà della Juve Stabia quando il proprio numero 10 ha alzato bandiera bianca. Ulteriore conferma sono state le parole di Simeri, prima, rivale di Paponi nel ruolo di centravanti, e poi suo partner d’attacco. L’attaccante napoletano ha confessato come Paponi faccia giocare meglio tutta la squadra e come lui stesso non veda l’ora di riaverlo al proprio fianco, così da tornare a duettare sotto porta.
Stando a quanto riferito dal Presidente Manniello al Pungiglione Stabiese, serviranno almeno un altro paio di settimane per rivedere in campo lo scorpione gialloblù. Prevedibile quindi che Paponi abbia messo nel mirino la trasferta nella amica Siracusa, dove lo scorso anno, con una doppietta, rese meno amara la sconfitta delle Vespe.
Se sottofondo della Serie A, grazie a Gomez, è la Papu Dance, in casa Juve Stabia non si vede l’ora di tornare a ballare invece, a suon di gol, la Papo Dance.
Raffaele Izzo