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Castellammare di Stabia

APPROFONDIMENTO – Juve Stabia: fischio, non fischio? Nel dubbio a sfavore…

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ltime quattro gare amare per la Juve Stabia, soprattutto al netto dei punti portati a casa. Dopo le due vittorie consecutive contro Akragas e Rende, le Vespe hanno visto incepparsi i loro meccanismi e contro Matera, Virtus Francavilla, Cosenza e Catania sono stati solo due i punti conquistati dai gialloblù.

Va preliminarmente evidenziato, come è giusto che sia, che la Juve Stabia ha commesso qualche errore di troppo nelle quattro gare ravvicinate, finendo per perdere un pizzico della brillantezza vista nelle settimane precedenti. Fatto il doveroso mea culpa, si devono però rilevare i tanti episodi arbitrali dubbi che non hanno certo aiutato Caserta ed i suoi ragazzi.

Partiamo dalla gara di Matera. Vespe in vantaggio grazie alla rete di Viola ed in pieno controllo della gara. Ripartenza bruciante della Juve Stabia finalizzata alla perfezione da Simeri, che di esterno destro insacca la rete dello 0 – 2. Peccato però che il guardialinee sbandieri un offside che, a distanza di settimane e di svariati replay, appare tutt’altro che certo. Nella ripresa secondo episodio da moviola, con lo stesso Simeri placcato in pieno stile rugby nell’area di rigore lucana: il direttore di gara fa platealmente segno all’ariete stabiese di alzarsi.

Match successivo, Juve Stabia – Francavilla. Sul punteggio di 1 – 1 le Vespe battono un calcio d’angolo, Morero è pronto ad incornare verso la porta ma viene trattenuto in modo esplicito, reiterato e plateale dal suo diretto marcatore. La maglia del capitano delle Vespe da una M passa ad una XL tanto veemente è la trattenuta del difensore pugliese; tutti si aspettano il fischio dell’arbitro e la conseguente indicazione del dischetto ma nulla di tutto ciò avviene.

Gara di Cosenza, la Juve Stabia affronta i padroni di casa in un match tutt’altro che spettacolare. Gara in cui il terreno fangoso e pesante la fa da padrone. Mendicino sguscia verso la porta di Branduani, protegge il pallone con la mano, toccandolo nettamente, il guardalinee sbandiera per segnalare il fallo di mano ma l’arbitro lascia proseguire il gioco. In questo caos la palla arriva a Bruccini che insacca in modo rocambolesco.

Ultimo episodio in ordine di tempo quello di ieri, nel match tra Juve Stabia e Catania ormai avviato verso lo 0 – 0. Al minuto 94 Mazzarani e Dentice vanno in contrasto, l’arbitro segnala il fallo del terzino della Juve Stabia tra le proteste di tutti i gialloblù. Da lì nasce la rete del Catania ed i pochi dubbi sull’episodio (non falloso) vengono dissipati dallo stesso Mazzarani, che nel post gara confessa di essere stato il primo ad appoggiarsi sul suo marcatore. Episodi identici, nel corso della gara erano stati letti in favore dei difensori del Catania da parte della terna arbitrale. A ciò si aggiunga l’atteggiamento censurabile del direttore di gara Volpi, che al termine della gara invoca, terrorizzato, la protezione degli steward in reazione alle civili, ma dure, proteste dei calciatori stabiesi. Promemoria per il Sig. Volpi: Castellammare, nelle sue strade come nel suo campo, non è una città violenta e i cittadini stabiesi sono civili perfino dinanzi alle ingiustizie più assurde (le gare contro Bassano e Reggiana possono confermarlo).

Nessuno al termine di questo “riepilogo” ha intenzione di parlare di mala fede o scarsezza della classe arbitrale, sono state solo elencate alcune dinamiche delle ultime gare.

Una cosa però è certa, la Juve Stabia merita più rispetto.

 


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