N
on a caso è definito il mestiere più antico del mondo e a confermarlo tuttoggi è l’altrettanto antico “dizionario” delle prostitute che hanno abitato la Pompei del 79 dopo Cristo.
Un elenco di espressioni e appellativi che facilitava l’approccio dei clienti con quelle donne che fecero del sesso una professione. Sono indicati i termini specifici utilizzati all’epoca dagli habitué per accordarsi sulle prestazioni erotiche, per indicare i luoghi dove incontrale e tanto altro.
La pagina Facebook del Parco Archeologico della città Vesuviana poche ore fa ha pubblicato un post in cui spiega che anche a Pompei, come nell’antica Roma, la prostituzione era una pratica diffusa: “Conosciamo alcuni termini con i quali venivano identificate le prostitute: se le Fornicatrici si trovavano sotto i ponti, le Bustuarie preferivano stazionare nei pressi dei cimiteri. Le Ambulatrici passeggiavano, le Tabernarie si trovavano nei pressi delle taverne. Ancora, le Castides esercitavano in casa, mentre le Nocti preferivano l’oscurità notturna per offrire piacere.”
Un post che ha incuriosito molti intelletuali e non, tante condivisioni, tanti like da ogni parte del mondo.
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