Sempre più spesso si sente parlare di ansia autunnale, ovvero uno stato d’animo che colpisce principalmente nelle piovose giornate di ottobre e novembre.
S
econdo gli esperti, si tratta di uno specifico stato d’ansia principalmente causato dal cambio di stagione e di abitudini, in particolare dovuto all’inizio della scuola o al ritorno in ufficio. Uno stato di particolare agitazione che può trasformarsi o celare un vero e proprio problema di salute.
Tra le cause di stress autunnale troviamo sicuramente la riduzione della luce solare, che implica un abbassamento dei livelli di serotonina, l’ormone della felicità, e un aumento della melatonina, che dà sensazione di sonnolenza. A questo si può aggiungere lo stress causato dall’assenza di tempo libero e il sentirsi nuovamente alienati dalla solita quotidianità.
Particolare attenzione deve essere data anche al sonno e alla sensazione di stanchezza: sentirsi sempre stanchi può essere un segnale di avvertimento, così come avvertire tachicardia e nausea al risveglio, cartina da tornasole del proprio stato psico-fisico. Come spiega il sito combatterelansia.com, che si occupa di rimedi anti-ansia, al mattino esistono due modalità precise e ricorrenti, quella immediata e quella due minuti dopo il risveglio: due facce diverse dello stesso passaggio dalla fase-sonno all’operatività, i cui carichi crescono nel periodo autunnale post-ferie.
Tutti i rimedi che non funzionano contro l’ansia
Vi sono tutta una serie di azioni che spesso si attuano più o meno inconsciamente che non aiutano per nulla a superare un periodo di in ansia. Vediamo insieme quali sono.
Mangiare male
Il cibo che ingeriamo è la nostra fonte di energia, ecco perché ingerire una quantità eccessiva di calorie e di pessima qualità non ci aiuta per nulla durante la giornata, facendoci sentire ancora più fiacchi e affaticati. Meglio una dieta sana e un’alimentazione corretta, come ricorda uno studio pubblicato sulla rivista Neuropharmacology.
Passare troppo tempo sui social
Ormai le diverse forme d’ansia e stress causate dai social network non sono più una novità e se ne parla da diverso tempo. Quando si attraversa un periodo difficile anche scorrere la timeline potrebbe riservare brutte sorprese o un peggioramento della situazione emotiva. Da fonte di relax i social possono diventare potenzialmente causa di ulteriore stress.
Pensare e ripensare
In inglese si usa il termine “overthinking”: significa proprio pensare ininterrottamente a situazioni del passato, a come avremmo potuto reagire, a cosa significavano alcune azioni e alcune parole.
Essere multitasking
I ritmi frenetici spesso ci portano a fare più cose di quante riusciamo a gestirne, questo non fa altro che incrementare il livello di stress. Senza contare che, quando si cerca di fare troppe attività tutte insieme, spesso non si riesce a portare nulla a termine, e questo, a sua volta, genera altra ansia. Tenere la mente occupata in mille attività non scaccia l’ansia, come si dice in giro, ma rischia ulteriormente di amplificarla.
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